Un gruppo di genitori di ragazzi con autismo a Roma si incontravano spesso in attesa alle terapie dei loro figli. Si confrontavano sul futuro e su quale attività proporre loro una volta terminata la scuola; cercavano qualcosa che riuscisse a coinvolgere dei giovani nella loro condizione e, allo stesso tempo, che li guidasse verso nuove conquiste.
Un giorno Antonio, papà di Vincenzo, tornando a casa dalla piscina con il figlio, disse ridendo alla moglie Maria Carmela che una delle mamme sosteneva che i loro figli avrebbero potuto fare… i fotomodelli! Maria Carmela sorrise al pensiero ma, in fondo, quell’idea non le sembrò tanto assurda. Erano a Roma da qualche anno dopo aver vissuto in Basilicata fino ai 10 anni di Vincenzo. Si erano decisi faticosamente al trasferimento proprio per le scarse opportunità che avevano trovato lì.

Maria Carmela e Silvia si trovarono convinte che la comunanza di una diagnosi non implicasse la necessità di uguali risposte

Maria Carmela si decise a contattare quella mamma, Silvia, intravedendo in quella buffa idea qualcosa di interessante: si trovarono convinte, insieme, che la comunanza di una diagnosi non implicasse la necessità di uguali risposte. Cercavano attività diverse da quelle più legate alla manualità, tradizionali per l’autismo o, quantomeno, una maggiore possibilità di scelta. Decisero di dare concretezza a questa intuizione e in poco tempo, cinque giovani autistici cominciarono l’esperienza di Modelli si nasce, per percorsi lavorativi originali ed alternativi e proporre modelli diversi.
Sfilare in passerella o posare davanti a una macchina fotografica richiedono, al di là delle apparenze, attitudine, preparazione, impegno e professionalità, non indifferenti. Se farne una professione è un sogno per qualcuno, per questi giovani è divenuta occasione di imparare nuove competenze dal valore inclusivo e innovativo. L’associazione prepara le ragazze e i ragazzi a entrare nel mondo della moda, della fotografia, della musica e dello spettacolo con il supporto di psicologi e di professionisti del settore, cercando vie per sostenere l’autostima, combattere l’ansia e migliorare le autonomie personali. L’idea che un ragazzo autistico superi la sua naturale resistenza a guardare negli occhi imparando a guardare nell’obiettivo di una macchina fotografica oppure che trovi il modo di controllare i propri movimenti stereotipati, rappresenta una conquista per la sua quotidianità. Come quella di acquisire maggiore attenzione per la cura di sé, anche per una maggiore accettazione sociale, ad esempio lavando bene i denti.

Modelli si nasce

Progetto pilota è stato “Voglio fare il modello”, un book fotografico personale che la onlus ha promosso tra piccole aziende: primo incarico, un calendario per una ditta di pulizie realizzato con il fotografo Emanuele Giacomini. Poi la prima sfilata: alla Francesco Nitti, ex scuola di due dei fotomodelli, la stilista Natasha Crespi Bizzarri, giocando con il suo nome, ha proposto gli abiti della sua collezione uomo-donna con «Ragazzi bizzarri: una sfilata per modelli speciali non perché autistici ma perché unici».
Ragazze e ragazzi sono molto coinvolti e la sfida è trovare per ciascuno la proposta più adatta da percorrere. Oramai sono trenta gli associati, da diverse parti d’Italia e il prossimo obiettivo dell’associazione (www.modellisinasce.org) vista la solidità della collaborazione con la fotografa Tiziana Luxardo che ha curato il nuovo calendario è trovare una vera e propria sede dove poter far nascere un’Accademia: una passerella fissa con tutto il necessario per una sala di posa, il canto, il trucco e tanto altro, un sogno per il futuro da realizzare.

 

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 149, 2020

Ombre e Luci 149 copertina

SOMMARIO

Editoriale
Se lo diceva Coco Chanel... di Cristina Tersigni

Focus: Moda e disabilità
La rivoluzione copernicana di Lucas di Giulia Galeotti
Quel che l'abito fa di Nicla Bettazzi
Vedersi in vetrina di Cristina Tersigni
Jillian, la divina di Giulia Galeotti

Intervista
Tranquilla e soddisfatta di me stessa di Francesca Cabrini

Testimonianze
Quaranta occhi puntati su di te di Silvia Gusmano

Dall'archivio
Grazie per avermelo fatto fare da sola di Una mamma

Associazioni
Sfilate da sogno di Cristina Tersigni

Fede e Luce
Chi risponde alle domande di Daniela Guglietta

Spettacoli
Il corpo dell'amore di Cristina Tersigni

Rubriche
Dialogo Aperto n. 149
Vita Fede e Luce n. 149

Libri
La nostra casa è in fiamme di Greta Thunberg
Imperfetta di Andrea Dorfman
Che cos'è una sindrome? di Giuseppe Colaneri
La bambina morbida di Maria Cristina Toccafondi

Diari
Negozi e pantaloni di Benedetta Mattei
Per le strade di Roma di Giovanni Grossi

Sfilate da sogno ultima modifica: 2020-03-08T06:19:37+00:00 da Cristina Tersigni

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