La 5° Conferenza Internazionale sull’Autismo si è svolta a Pordenone il 22 marzo scorso, voluta ed organizzata dalla Fondazione Bambini e Autismo, attiva da molti anni in questa città. La Fondazione è stata riconosciuta ONLUS e finalmente, dopo molti anni di attività autofinanziata, gode ora di finanziamenti regionali.

I servizi che svolge a favore di cittadini residenti e non, sono caratterizzati dalla grande qualità e dalla specializzazione del personale. In particolare forniscono un servizio diagnostico e di aggiornamento continuo per famiglie e operatori del settore. Tutti i servizi sono a pagamento anche se a prezzo relativamente contenuto, per una scelta ben precisa di autoresponsabilizzazione.

Gli obiettivi segnalati dal Presidente dottor Del Duca sono:

  • Diagnosi e presa in carico educativa precoci;
  • Aiuto e supporto alle famiglie;
  • Addestramento alle persone autistiche per metterle in grado di affrontare al meglio il futuro;
  • Opportunità per le famiglie di “ricaricare le pile” attraverso il servizio di “Villa Respiro”, dove i ragazzi autistici possono trascorrere qualche week-end o qualche periodo di vacanza, seguendo programmi specifici concordati con l’Associazione stessa.

Gli obiettivi per il futuro sono:

  • L’attivazione di corsi regionali di formazione per il personale;
  • La redazione di un libro bianco sulle esigenze del mondo dell’autismo, elaborato partendo da un questionario;
  • La raccolta di dati ed informazioni.

Come recita il titolo del Convegno: “Dal programma Respiro al programma di vita per adulti con autismo: realtà a confronto”, si vorrebbe passare ad un servizio ancora più grande rivolto al dopo, dopo la fine della vita dei genitori ma che inizi già prima, per vedere il figlio crescere e autonomizzarsi felicemente.

Per avere un panorama europeo dello “stato delle cose” sono stati invitati esperti da varie situazioni particolarmente all’avanguardia, – si tratta perlopiù di comunità residenziali in fattorie agricole – che presentassero la loro organizzazione e raccontassero la loro storia.

In Italia una struttura simile è attiva da un anno nell’Oltrepò pavese ( vedi Cascina Rossago, un bel progetto per ragazzi autistici, in Ombre e Luci n. 70, 2000) ed ospita 8 persone autistiche anche piuttosto gravi. Francia, Inghilterra, Irlanda, Germania e Spagna, invece, sono partite fino dagli anni ’60 con “imprese” di questo genere.

Non sono in grado di dare un giudizio tecnico sui metodi usati e sulla loro maggior o minore validità, ma il quadro generale è quello di opere “forti” e soluzioni di vita comunque piuttosto felici sia per le persone autistiche sia per le loro famiglie.

Tutte queste esperienze sono nate dalla volontà di genitori che hanno cercato una risposta ai bisogni loro e dei loro figli e si sono uniti per trovare soluzioni comuni. Con il trascorrere degli anni, le esperienze acquisite e le nuove necessità dovute alla maggiore età dei ragazzi, questi servizi si sono ampliati ed evoluti; è anche aumentata la credibilità e l’autorevolezza delle varie organizzazioni, che hanno acquisito visibilità e diritto alle sovvenzioni istituzionali.

Elisabetta de Rino, 2003

Come fare

Alcuni consigli essenziali ai genitori che hanno chiesto come fare per avviare una “fattoria”

  • Farsi carico dei propri problemi, unirsi in gruppo ed iniziare.
  • Finanziarsi chiedendo mutui o trovando sponsorizzazioni, cercando di risolvere i bisogni di base con l’esperienza e la credibilità acquisita, sarà più facile accedere ai finanziamenti statali.
  • Le strutture devono essere studiate appositamente. I gruppi devono essere piccoli perché i soggetti si possano trovare bene tra loro. Il rapporto tra personale e ospiti deve essere vicino a 1/1 (magari con l’aiuto di volontari).
  • Affidarsi molto presto a professionisti.
  • Dare importanza alla compatibilità del gruppo.
  • Le regole devono essere chiare.
  • Ascoltare gli altri e comunicare.
  • Misurare di continuo la qualità del servizio (ci sono metodi appositi).
  • Farsi carico dei progetti e non aspettare qualcosa dall’esterno.
  • Ascoltare i genitori
  • Creare una rete tra gruppi che operano nel settore.
5° Conferenza Internazionale sull’Autismo – 1983 ultima modifica: 2003-09-03T16:32:46+00:00 da Elisabetta De Rino

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.