Carissima Mariangela,
martedì 24 giugno celebrerò in parrocchia a Noci il mìo 25° anniversario di ordinazione sacerdotale. In questi giorni di preparazione sto facendo memoria di tanti eventi vissuti, di persone incontrate, di parole dette e ascoltate. Sto cercando, mettendo insieme tanti tasselli, di scoprire il disegno di Dio sulla mia vita. Mentre vivi la quotidianità e l’evento singolo non osi guardare il tutto. È quello che invece sto facendo adesso.
Mi accorgo che in tutte le esperienze pastorali fatte in questi anni Dio mi ha preso per mano e mi ha guidato anche per valli oscure dove mi ha acceso la lampada di Fede e Luce.

La tua testimonianza di mamma di Chicca, di donna che ammira e vuole tanto bene ai sacerdoti mi ha edificato. Negli anni romani di formazione Fede e Luce mi ha fatto crescere in umanità. Mi è stato di grande aiuto ad aver stima di me, a superare la timidezza legata al mio carattere, a farmi uscire dalla solitudine. In fondo sono grato a FL per aver imparato la grammatica della vita comunitarià, pur vivendo un’esperienza di seminario che ha la sua ragion d’essere sulla comunità.

Tra le virtù coltivate ho imparato l’autenticità, l’umiltà, l’ascolto dell’altro nella sua diversità; ho imparato a conoscere ed accettare i miei limiti, a saper sorridere su di me. Quante risate ai campeggi di fede e luce, dove, anche per combattere la stanchezza, si riusciva ad essere creativi nei giochi.

Ricordo che ad Alfedena ci indicavi la cappellina del SS. Sacramento come il cuore di Fede e Luce.
Quello che mi dicevi non era nuovo in quanto i padri spirituali in Seminario ce lo ribadivano continuamente. Nuova per me era la tua testimonianza di mamma di Fede e Luce. Dietro le tue parole c’era un cuore credente.
Il Signore mi ha permesso di dare quanto avevo ricevuto. Se mi ha fatto radicare in FL con la metodologia del vieni e vedi mi ha reso fecondo con la parabola del chicco di grano che marcisce e muore, dove i tempi non dipendono solo da te ma anche dalla pazienza di Dio.

Ieri il Signore mi ha colmato di gioia.
Avevo invitato le comunità di FL della Puglia a venire in parrocchia a Noci per una testimonianza come preparazione alla festa del 25°. Era S. Vito, la festa del mio onomastico. L’augurio più bello che mi hanno dato è stata la loro presenza gioiosa e coraggiosa, in quanto a Noci l’handicap viene rimosso e lo si vive in solitudine.
Mentre li conducevo nella casa parrocchiale le vecchiette del centro storico erano stupite della novità e qualcuna di loro si è ricordata, grazie a FL, di darmi gli auguri.

Le comunità di Bari sono venute alla messa delle 11,30 mentre le altre di Monopoli e Conversano hanno animato la messa delle 19. Pur non potendo venire tutti dalla mattina, dalle 16,30 fino alle 18 siamo stati tutti in Chiesa. Abbiamo pregato, cantato,ci sono state delle testimonianze e soprattutto ho mostrato un video di una decina di minuti che riprendeva la mia ordinazione sacerdotale. Indimenticabili i volti di Alessandro, di Giulio, di Roberta… di Pierre Debergè, di Sankalè, delle mamme Enrica Cofano, Rita Cortese, di Maria Grazia Pannisi… Conservo con affetto la stola regalo con l’immagine di FL, stola confezionata da F. Gammarelli come anche l’album di foto dove sono immortalate persone e vicende vissute insieme.

Alla Messa delle 19 erano ben quattro chierichetti a servire la messa. Pasquale ha fatto la solita preghiera semplice, stile evangelico “Preghiamo per don Vito, sacerdote. Amen”. Efrem ha letto delle preghiere, preparate con cura, emozionandosi come sa fare lui.

Carissima Mariangela, prega per me, ringrazia Dio con me per le meraviglie compiute nella mia vita perché, nella continuità della conversione, si radichi fedelmente l’amore di Gesù in me.

Don Vito Palmisano, 2003

Lettera a Mariangela e a molti altri ultima modifica: 2003-09-03T16:04:17+00:00 da Vito Palmisano

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