Nel 1994, grazie al sostegno dell’omonima Fondazione, nasce a Milano il Centro Benedetta D’Intino per la cura ed il trattamento di bambini e adolescenti con disturbi psicologici, per il sostegno alle loro famiglie e per favorire la comunicazione e l’autonomia in bambini con disabilità di vario grado o privi di linguaggio orale.
Oltre ai settori di intervento di psicoterapia e di affidi e adozioni, il Centro comprende anche il settore di Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) offrendone il primo servizio in Italia di valutazione, consulenza, formazione e supervisione sotto la direzione della Dott.ssa Aurelia Rivarola.
Come specifico ambito di studio e di intervento, la C.A.A. nasce in Nord America negli anni settanta e oggi nei paesi anglosassoni rappresenta una componente fondamentale dell’intervento riabilitativo e fruisce di un’ampia letteratura scientifica. La sua diffusione in Italia, invece, è più recente e per vari motivi più lenta.
Cosa è la Comunicazione Aumentativa Alternativa
Con C.A.A. si definisce l’insieme di conoscenze, di tecniche, di strategie e di tecnologie che è possibile attivare per facilitare la comunicazione con persone che presentano una carenza o un’assenza, temporanea o permanente, nella comunicazione verbale. L’aggettivo “aumentativa” indica come le modalità di comunicazione utilizzate siano tese non a sostituire bensì ad accrescere le capacità comunicative già esistenti, mentre con “alternativa” si fa riferimento a tutte le forme di comunicazione diverse dal linguaggio orale.
L’idea che sta, quindi, alla base della C.A.A. è quella di valorizzare le abilità di ogni persona, qualsiasi esse siano, e di proporre strumenti che compensino le sue difficoltà di comunicazione. Un intervento di C.A.A. si propone anche il miglioramento della stima di sé, l’aumento della motivazione a comunicare, l’aumento delle possibilità di socializzazione, la facilitazione degli apprendimenti scolastici; etc…. Aiutare le persone a comunicare migliora la qualità della loro vita e contribuisce a renderle più indipendenti.
Gli strumenti della CAA
Vari sono gli strumenti di cui si avvalgono gli interventi di C.A.A. I sistemi simbolici grafici sono composti da figure, più o meno complesse, che vengono selezionate con una qualsiasi tecnica di indicazione. I VOCAs (Vocal Output Communication Aids) sono ausili di comunicazione con uscita in voce composti da uno o più pulsanti alla cui pressione segue la riproduzione di un messaggio preregistrato.
I software di comunicazione, cioè programmi legati al PC permettono di riprodurre sullo schermo le tabelle di comunicazione cui associare eventualmente anche delle uscite in voce che consentono la comunicazione a distanza.
Sempre nell’ambito della C.A.A., il CBD’l offre un servizio gratuito di ausili e di documentazione sulla C.A.A.. Per ospitare gratuitamente ed in piena autonomia le famiglie dei disabili provenienti da altre Regioni è stato creato uno spazio Residence. Infine, dal 1996 è attiva la prima scuola in Italia di Formazione in C.A.A. per operatori nel campo della riabilitazione e dell’educazione.
Per altre informazioni rivolgersi a Centro Benedetta D’Intino, Via Sercognani, 17, 20156, Milano, Sito del Centro Benedetta D’Intino.
– Valentina Gallo e Antonella Bulgheroni, (S. Giuseppe della Pace – Milano), 2002
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 83, 2003
Sommario
Editoriale
Avevo deciso di non amare mio fratello di Sarah
L’arte di chiedere aiuto di David Wilson
Medico, ho imparato a consultare il mio cuore - Intervista con Oleh Romanchuk
Speciale Scuola e Handicap di T. Cabras e C. Tersigni
Una scuola da imitare
Dall’osservatorio scolastico dell’AlAS
Altri articoli
Uscire dal guscio - Un laboratorio speciale di N. Schulthes
Prendete e mangiatene tutti di S. Tamberi
Mille pasti al giorno di E. de Rino
“Marahba! Kiffak?” - Fede e Luce a Beirut di V. Camomilla
Comunicazione Aumentativa Alternativa di V. Gallo, A. Bulgheroni
Autismo - 5° Conferenza internazionale di E. de Rino
Lettera a Mariangela e a molti altri di don V. Palmisano