È noto l’impegno delle comunità di Capodarco non solo nel mondo dell’handicap, ma in ogni contesto dove l’uomo si pone interrogativi sulla sofferenza provocata dalle ingiustizie umane e si sente spinto a lottare perché la mentalità distorta dell’indifferenza e della separazione possa trasformarsi in giustizia e in collaborazione.

La storia di queste comunità è meno nota ed è entusiasmante leggerla in questo libro: dai passi iniziali di don Franco Monterubbianesi e dei suoi amici disabili fisici e non, nella prima metà degli anni 60, alla fondazione della prima comunità e di quelle successive. Oggi le comunità di Capodarco sono presenti in dieci regioni italiane e in Equador. Ma forse non è tanto importante il numero delle persone che furono e sono spinte a condividerne l’esperienza quanto l’impatto che esse produssero su tutta la società che in quegli anni aspettava cambiamenti, proposte, indicazioni di percorso. Erano gli anni del Concilio e poi del Sessantotto. A Capodarco si sperimentava una vita in comune basata sulla condivisione e sulla autogestione. Le fatiche furono immense, ma anche la fraternità, la gioia di lavorare insieme e di vederne i frutti.

Il libro racconta la storia appassionante di una crescita, con tutto ciò che la crescita comporta: difficoltà, contrasti, equilibri perduti e ritrovati, momenti di vita così intensi come soltanto l’estrema purezza e lucidità negli intenti possono procurare. Due parole sul titolo. Cosa è “la logica dell’utopia”? Non si potrebbe rispondere meglio che con le parole dell’autore: “Esiste una logica della razionalità, due più due fa quattro, punto e a capo. Funziona, ma non basta a sostenere operazioni come quella in atto a Capodarco. In una realtà di frontiera di quel tipo l’utopia non è sogno gratuito, ma necessità; l’utopia è il traguardo ottimale, irrinunciabile anche quando è evidente l’impossibilità di raggiungerlo qui e adesso, nella sua materialità: non per qualche incaponimento pregiudiziale, ma perché si ha piena coscienza che solo l’inesausto proiettarsi verso di esso garantisce al nostro impegno lo spessore che gli occorre.”

Natalia Livi, 2000

La logica dell’utopia – Quando nacque la Comunità di Capodarco – Recensione ultima modifica: 2000-06-20T08:55:01+00:00 da Natalia Livi

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