Eravamo in tanti. Fede e Luce a Milano era nata da poco, ma l’amicizia si era creata subito e si stava bene assieme.
La sistemazione era di fortuna (non parliamo di letti o di materassi), ma il giardino e la spiaggia privata proprio sul lago erano bellissimi.

Pensate che ci trovavamo nei pressi di una famosa villa utilizzata qualche anno prima per un famoso film.
Le giornate erano intense fra le fatiche del risveglio, le colazioni, i giochi, le pulizie, i pranzi, la preghiera. Verso le 17 facevamo (non io, gli altri) il bagno nell’acqua tiepida del lago. Con noi avevamo un caro amico che in acqua non c’era mai stato.
Un giorno i più giovani decidono di fargli assaggiare la delizia del lago: messi d’impegno trovano una grossa camera d’aria (di quelle usate dai TIR) la gonfiano (che fatica), infilano al nostro amico, fra le sue proteste, dei calzoncini da bagno, lo distendono nella camera d’aria quasi come su un gommone e accompagnandolo, lo fanno scivolare in acqua…
Dopo i primi momenti — gli occhi manifestano un po’ di paura — un largo sorriso di gioia: anche lui sta in mezzo al lago circondato dagli amici più abili. Me lo ricordo oggi come allora. E da lassù Fiore sorride con noi.

– Sergio de Rino, 2000

A galla sulla camera d’aria ultima modifica: 2000-04-28T06:36:20+00:00 da Sergio De Rino

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