7 Febbraio 2020

Immagine di copertina: Memoriale per le vittime della clinica viennese di Spiegelgrund (Vienna, 2008)

Quando il buio è totale

 

Ombre e Luci è la nostra testata, il nostro motto, le tre parole che riflettono il modo in cui – da quasi quarant’anni ormai – raccontiamo e viviamo il mondo della disabilità e della fragilità. Ma questa volta il buio è totale. Perché le ombre si fanno densissime quando si tratta di raccontare l’operazione T4, e cioè lo sterminio su larga scala delle persone con disabilità ideato e praticato dal nazismo. La Germania non è stata la sola nazione a commettere questo crimine (sull’eugenetica dei cosiddetti paesi buoni dovremo tornare), ma in prossimità della Giornata della memoria è necessario ricordare come assieme a ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e avversari politici, anche neonati, bambini, adolescenti, adulti e anziani di ambo i sessi con disabilità furono oggetto di una sistematica politica di morte. Il nome dell’operazione si deve a una strada berlinese, la Tiergarten Straße, al cui civico 4 si trovava la villa confiscata a una famiglia ebrea, sede dell’ufficio responsabile. Messo a punto nel 1936, ufficialmente sospeso nel 1941 per le proteste di parte della popolazione e i coraggiosi sermoni del vescovo Clemens von Galen, ma di fatto condotto fino al 1945, lo sterminio delle «vite indegne di essere vissute» ebbe ufficialmente inizio nell’ottobre 1939: in una lettera volutamente vaga per permettere alla fantasia degli “specialisti” di sbizzarrirsi, Hitler autorizzava la «concessione di una morte pietosa ai pazienti considerati incurabili». Il bilancio finale fu di circa 250.000 persone uccise, tra cui 5.000 bambini, il più delle volte dopo essere state sottoposte a terribili sofferenze e a esperimenti criminali. Un bilancio reso ancor più amaro dal fatto che diversi zelanti responsabili – come il medico austriaco Heinrich Gros, che dopo la guerra ebbe una lunga e brillante carriera come psichiatra forense – sono di fatto rimasti impuniti. Oggetto di ricerca storica dopo un iniziale oblio, l’operazione T4 è diventata di recente argomento di saggi scientifici, romanzi, mostre, spettacoli teatrali e film, di cui vi citiamo alcuni esempi. Una lettura, un ascolto e una visione decisamente difficili, ma doverosi. Non solo perché ricordare è innanzitutto un dovere verso le vittime («Ho voluto che quei nomi e volti potessero tornare a essere degli individui» ha dichiarato Steve Sem-Sandberg, autore de I prescelti), ma perché ricordare è la sola luce che ci resta per non perderci nelle tenebre. E cercare di non sbagliare più.

Costruire un mondo diverso, uguale per tutti

Negli anni Settanta un religioso dell’Ordine dei Figli dell’Immacolata Concezione portava cure e assistenza medica in una delle comunità più povere dell’Africa, a Sangmelima in Camerun. Era fratel Clemente Maino, missionario e infermiere, un dokita, dottore, secondo la lingua locale bulu. Clemente moriva nel 1974… Continua a leggere

Riprendendo il nostro speciale su Cinema e disabilità, questa volta intervengono Claudio Cinus (a partire dall’articolo di Variety che, qualche settimana fa, si interrogava sulla cronica mancanza di attori con disabilità tra i nominati agli Oscar) ed Enrica Riera (che ricorda, un po’ a tutti, l’universale “Ho diritto a essere sentito”).


Il blog di Benedetta

Gossip

Io sono molto contenta che i miei compagni di classe Francesco e Joelle si sono lasciati. Moltissimo. Proprio tanto. A me questa cosa che erano fidanzati e si baciavano… Continua a leggere


Agenda

In rete – Per conoscere i caregiver (o “curacari” secondo la splendida definizione di Flavio Pagano) in Italia e promuovere un tavolo con le istituzioni per una legge ragionata sulla loro figura reale, l’associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti propone un questionario on line. Indispensabile farlo per chi assiste un proprio caro H24 e passare parola!

Udine – Dal 3 al 7 febbraio, oltre 500 atleti sono protagonisti dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics. I Giochi, arrivati alla trentunesima edizione, mettono in competizione atleti con disabilità intellettiva.

Firenze – Il 29 gennaio alle 17, il Museo degli Innocenti e L’abilità onlus organizzano un incontro di presentazione di Museo per tutti: un progetto nato per garantire il diritto alla cultura delle persone con disabilità intellettiva.

Vita Fede e Luce

Il 2 febbraio torna la Festa della Luce, un appuntamento annuale del movimento. Ma perché è stata scelta proprio questa data? Sul sito di Fede e Luce ne raccontiamo le origini, insieme al calendario delle Feste di quest’anno.

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Newsletter n. 8 – Quando il buio è totale ultima modifica: 2020-01-24T10:00:09+00:00 da Redazione

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