L’emozione espressa attraverso il titolo di questo libro è molto forte. Ad alcune persone potrà apparire sconcertante l’’idea che un genitore possa vivere un tale sentimento verso il proprio figlio che, nella maggior parte dei casi, è stato desiderato e che riceve amore, affetto e tenerezza dal proprio genitore. Eppure non dobbiamo trascurare sentimenti che sempre lo stesso genitore vive: collera, rabbia, nervosismo, senso di asfissia e di pervasione negativa che vengono espressi con reazioni più o meno aggressive nei confronti dei figli. Il libro insegna a chiamare con il giusto nome alcune difficoltà che incontriamo nell’educare un bambino e a individuarne le possibili cause e, per fortuna, anche alcuni rimedi.

Perché, se pure è importante riconoscere che nessun libero rapporto basato sulla responsabilità e sull’amore, come quello che ci lega a nostro figlio, sia scevro da una componente negativa che può anche sfociare nell’odio, così è pure vero che questi sentimenti negativi se non riconosciuti e guardati in faccia rendono questo rapporto ancora più difficile e a volte distruttivo. L’autrice mette in luce, inoltre, alcuni aspetti della società odierna che esasperano la contraddizione che ogni figlio porta con sé che è quella di contribuire ma al tempo stesso ostacolare la realizzazione personale di un genitore e di come la stessa società potrebbe meglio organizzarsi per venire incontro alle normali difficoltà che i genitori vivono. Il libro rappresenta così una boccata d’ossigeno per imparare a riconoscere. accettare e soprattutto addomesticare questi sentimenti di ambivalenza che se nelle fiabe vengono sempre assegnati alle cattive matrigne, abitano invece, immancabilmente, tutti noi genitori.

Cristina Tersigni, 2006

Mio figlio mi divora – Recensione ultima modifica: 2006-09-27T14:45:36+00:00 da Cristina Tersigni

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.