L’altro giorno mi è stato chiesto di passare un’ora con Maria Teresa, la nostra piccola Maria Teresa, down, che ha 57 anni e che lentamente prepara il suo cammino per andare vicino a Gesù. Ci chiede però ancora molta fiducia, pazienza, sforzi e speranza perché possiamo continuare a tenerla con noi, secondo il desiderio di Gesù, il più a lungo possibile.
È così, questa mattina, — un’ora non basta per darle la colazione — ho avuto il privilegio di essere chiamato a passare questo tempo con lei; sorso dopo sorso, sorriso dopo sorriso, ho cercato di farle amare la vita fino ad aver voglia di mangiare. Ho visto subito che non dovevo farle fretta; non dovevo stare in piedi; dovevo sedermi.
Non è questa, preghiera? Non aver fretta, sedersi, mettersi in ginocchio. Ho cominciato a dirle delle Ave Maria. Ogni tanto le cantavo; a volte le mormoravo e ho avuto l’impressione che, con questo metodo, i cucchiaini passavano più facilmente. Per dire un’Ave ci vuole tempo; anche il tempo per farle inghiottire un cucchiaino richiede tempo e abbiamo passato insieme un po’ di tempo. Ero contento e mi pare, lo era anche lei.
Pregare allora, è qualche volta ritrovare semplicemente dei gesti semplici mettendoci dentro un’anima, e insieme lasciarsi guardare dal Cristo.

p. Andrea Roberti, 1999

La preghiera con Maria Teresa ultima modifica: 1999-06-16T13:23:45+00:00 da Redazione

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