Ombre e Luci n. 65, 1999
1. Giuseppe nasce da una famiglia molto povera mentre il padre è lontano e in pericolo. Nasce come Gesù in una stalla sulla paglia e si addormenta tra le braccia della sua mamma sola e in lacrime.

Ombre e Luci n. 65, 1999
2. Giuseppe deve lavorare fin da bambino, ma non è molto intelligente e si distrae sempre. È cacciato anche dal calzolaio che gli insegnava il mestiere. “Non sa fare niente – dice alla madre – guarda sempre in alto e tutti lo prendono in giro”.

Ombre e Luci n. 65, 1999
3. Giuseppe vuole entrare in convento per servire Gesù. La mamma gli dice che è impossibile perché lui non sa fare niente. Giuseppe risponde. “Non ti preoccupare, mamma, ci penserà Gesù: anche lui non era un falegname bravo come suo padre, ma è diventato Gesù per volontà di Dio”.

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4. Giuseppe entra in convento e lavora tanto ma combina anche tanti pasticci perché pensa troppo a pregare e a cantare canzoni per Gesù. I monaci, scontenti, lo rimandano a casa.

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5. Giuseppe è accolto nel convento della “Grottella” e per tre anni lavora nell’orto, bada alle bestie, prega e studia ma impara solo un po’ a leggere e a scrivere.

Ombre e Luci n. 65, 19996. Per diventare un vero frate e dire la messa deve fare un esame difficile con un vescovo venuto da Roma. Sa a memoria solo un piccolo brano del Vangelo ma Giuseppe prega: “Maria, so solo quel pezzo lì… nun me arrubbà la tonaca dalle spalle!”.

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7. Il vescovo gli chiede proprio il pezzo di Vangelo che sapeva. Poi viene chiamato con urgenza da un fraticello: deve tornare subito a Roma. Il vescovo dice: “Siete tutti promossi… anche Giuseppe da Copertino”. E se ne va. Giuseppe grida: “Miracolo! la Madonna ha fatto frate un asino! ‘.

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8. Frate Giuseppe è molto buono. Quando prega dimentica ogni cosa e, qualche volta, spinto dal suo amore per Gesù si solleva da terra. Tutti si meravigliano e cominciano a chiamarlo “il frate volante”..

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9. I suoi superiori non sono contenti di questo. Gli ordinano di cambiare convento e di fare penitenza. Giuseppe ubbidisce sorridendo e risponde: “Io de cervello ce ne ho poco… se non ci fosse Gesù a darmi una mano… lui ordina e io ubbidisco…”.

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10. Tutti gli volevano bene perché era semplice e non si dava importanza. Spesso inventava delle canzonette che parlavano di Gesù e le ballava con i suoi fratelli più giovani e allegri.

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11. Frate Giuseppe e frate Ludovico, suo amico, sono in viaggio verso Roma. Ludovico trova una monetina, è contento e dice: “A Roma ci compreremo un rosario o un panino se abbiamo fame”. Ma Giuseppe gli ordina: “Lasciala sopra un sasso per il primo povero che passa”.

Ombre e Luci n. 65, 1999
12. Frate Giuseppe è ormai vecchio, malato e sta per morire. Dice al frati: “L’asinelio è arrivato in cima al monte, ora vuol solo riposare…”. Nel buio della cameretta gli appare la sua mamma sorridente. Anche Giuseppe sorride e dice: “Si mamma, pensaci tu, portami con te fino a Gesù”.

Ombre e Luci n. 65, 1999
13. Giuseppe fa l’ultimo volo fino al cielo dove raggiunge finalmente il suo Gesù.

Ombre e Luci n. 65, 1999
14. Giuseppe dal cielo protegge e aiuta gli studenti che hanno difficoltà a scuola e … tutti quelli che volano: piloti, passeggeri, paracadutisti e astronauti!

I nostri grandi amici: S. Giuseppe da Copertino, il frate volante ultima modifica: 1999-06-16T13:15:00+00:00 da Redazione

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