Era una di quelle giornate in cui «niente va bene».
Le nuvole erano basse, l’umore triste, stanchezza.
Un mucchio di contrarietà al lavoro: telefonate urgenti, clienti insoddisfatti.
Sapere che malgrado la migliore volontà del mondo, non si potrà accontentarli.
In breve, un giorno come ne conosciamo tutti.
E per colmo della scontentezza, imbottigliamenti sulla strada.
E maximbottigliamenti per lavori sull’autostrada.
Un gran numero di incroci da attraversare.

Al primo, il semaforo è rosso.
Al secondo, il semaforo è rosso.
Al terzo, il semaforo è rosso.

Sono io adesso che incomincio a vedere rosso.
Rosso come il sangue cattivo che mi faccio, che sento ribollire dentro di me.
Un’idea meravigliosa mi passa per la testa: basta pregare!
Certo, è un buon trucco, spesso funziona! E mi costa tanto poco!

«Signore, te ne supplico, fa che il prossimo semaforo sia verde».
Sono certo che mi esaudirà.
Egli mi ama e può tutto!
Arriva l’incrocio seguente: il semaforo è rosso!

«Cosa? Come è possibile?
Non so più pregare?
Il buon Dio sta diventando sordo?»

Ricomincerò a pregare.
Con più concentrazione, con più convinzione!
Questa volta, ne sono sicuro, la mia fede trapasserà le montagne: il semaforo sarà verde!
Come le altre volte è rosso.

Ci sono giornate in cui sembra che il cielo ci caschi addosso, e si incomincia ad aver voglia di piangere.
Strano.

Sento una gran pace che mi invade.
Al buon Dio non domando più niente.
Mi dico che se il semaforo fosse diventato verde, non avrei più pensato a Lui.
E l’avrei ringraziato?

Avete indovinato: gli altri semafori furono tutti rossi.
E ogni volta ho pregato per coloro che correvano al mio fianco!
Sicuro.

Quel giorno, un pezzettino di cielo mi era caduto addosso.
E dopo di allora, mi succede a volte di maledire un po’ meno i semafori rossi.
Non so che altro fare per avere un po’ di Pace.

La Sua Pace.

Padre André Roberti, 2002
(Da: Alleluja – Arche n. 28)

Semaforo rosso ultima modifica: 2002-09-01T12:38:02+00:00 da André Roberti

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