Questo libro si rivolge a chi soffre, alle persone della sua famiglia, agli amici e agli operatori che lo circondano. Esso non tratta del danno subito dal corpo, né degli aspetti neurofisiologici e farmacologici della malattia; ma, dall’analisi di che cosa sia il dolore (in particolare il dolore fisico, il dolore ripetitivo o quello cronico) e di come su di esso possano innestarsi altre sofferenze dovute a tensioni muscolari, a posture di difesa, a contrazioni involontarie, l’autore passa a parlare dell’aumento conseguente dello stress psicofisico che conduce alla depressione, e al modo di evitarla.
Così, ad esercizi di rilassamento muscolare seguono esercizi di rilassamento mentale, riflessioni su tutto ciò che di positivo rimane nella vita di una persona che soffre (interessi, capacità, occasioni), consigli utilissimi ai familiari, agli amici e agli operatori per quell’aiuto valido e costruttivo che può essere dato soltanto da loro.

Ciò che è certo è che il dolore può amplificarsi e moltiplicarsi, mentre alcuni atteggiamenti ed esercizi possono farlo diminuire e renderlo più accettabile. Tali interventi sono semplici ed efficaci, ma richiedono la pazienza e la buona volontà di tutti. L’autore si rivolge prima di tutto ai malati perché «molti, attraverso la malattia, sono diventati irritabili, chiusi, pessimisti, ovvero sono cambiati in peggio. Questo processo può essere bloccato e invertito, ossia si può cambiare in meglio». Molto dipende dalla volontà di combattere la sofferenza, esercitando la propria capacità di esaminare le sensazioni, i momenti dell’aumento e della diminuzione del dolore e di tutto ciò che può esserne stato la causa. All’inizio di questo processo di apprendimento e degli esercizi che ne sono la base l’autore ricorda con saggezza queste parole che possono essere prese quasi come motto-guida: «Non mi esalto se qualcosa riesce, non mi deprimo se qualcosa non riesce: io continuo».
La pace è sempre possibile e i momenti di pace possono aumentare: questo è il messaggio chiaro e confortante del libro che vi proponiamo.

Natalia Livi, 1994

Natalia Livi, è stata una delle storiche collaboratrici di Ombre e Luci. Ha contribuito alla rivista dal 1991 al 2004.

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.45, 1994

Sommario

Editoriale

Perché ci hai abbandonato? di M. Bertolini

Dio così lontano e così vicino

Mi sentii tradita di una mamma
Ma Lui dov’era? di G. Cosmai
A scuola con Chicco in braccio della mamma di Chicco
La fede è un incontro di J. Lebreton

Altri articoli

L’armadio dei giocattoli di M.C. Chivot
Inaugurazione di Casa Loïc di A. Mazzarotto
La tenerezza di Dio Anonimo brasiliano
Convegno sulla catechesi nell’area dell’handicap

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamoci un'altra volta

Libri

Due libri sulla psicologia, P. Vitz e P.Raab
Competere col dolore, F. Guglielmotti
Il mio cielo è diverso, F. Emer
Val la pena di vivere, U. Peressini

Competere col dolore ultima modifica: 1994-03-16T15:58:44+00:00 da Natalia Livi

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