Dialogo aperto n. 61

Sensibilizzare il paese

Leggo la vostra rivista da molto tempo avendo anch’io in famiglia una ragazzina affetta da sindrome di down. Posso dire con certezza che la vostra rivista mi ha aiutato e mi aiuta a superare molte difficoltà e a capire di più anche gli altri handicap, per cui non posso fare critiche perché per me è già perfetta.
Nella mia famiglia siamo in quattro di cui una è la mia Enrica che ha ora 15 anni. Posso dire che ora sta bene, ma è solo da poco, perché ha subito un intervento al cuore e poi è stata ricoverata molte volte tra cui una in stato di coma con scompenso cardiaco. Per la mia famiglia Enrica è un insegnamento di accettazione di sé e di voglia di vivere; per noi è uno scopo di vita.
Vi chiederei un consiglio: faccio parte di un gruppo di genitori che vorrebbero sensibilizzare il nostro paese sull’handicap. Abbiamo già avuto un incontro con l’assessore ai servizi sociali e con l’assistente sociale che, a detta loro, non sapevano che ci fosse questo bisogno di aiuto per le famiglie che sono lasciate sole con i loro grossi problemi. Se voi o qualcuno dei vostri collaboratori ci poteste consigliare vi saremmo molto grati.

Renata e G. Franco Bergometti

La ringraziamo per le sue parole di incoraggiamento verso la nostra rivista.
Per quanto riguarda la sua richiesta di consiglio la preghiamo di telefonare in redazione (tei. 06-633402 mart. mere. ven. dalle 9,30 alle 12,30) per chiarire in che modo possiamo esserle utili.

Ombre e Luci trovato all’ANFFAS

Sono la mamma di Massimo che ha undici anni ed è un piccolo autistico.
Apprezzo tantissimo «Ombre e Luci» che ho trovato in sede ANFFAS a Melegnano. Ringraziandovi per il tanto bene che fate a tutti noi.
Giusi Buro