«Il lago», come simbolo di serenità e di tranquillità interiore, è il nome di una collana della Casa Editrice

Calderini. La collana si propone di offrire al lettore una serie di titoli italiani e stranieri che hanno lo scopo di stimolarlo a riflettere su alcuni temi specifici, come la relazione con gli altri e con se stessi, la vita di coppia, l’educazione, la creatività ecc., aiutarlo a valutare le situazioni e affrontarle, ampliare i suoi punti di vista e indurlo a un cambiamento costruttivo e fecondo. Di questa collana fa parte il libro che presentiamo.
L’autore, psicoterapeuta e insegnante di Counselling all’Università di Londra, è il maggior esponente in Gran Bretagna della
Terapia Razionale Emotiva. Ha pubblicato numerosi volumi di autoaiuto, tra cui «Con te non parlo più», «Tra me e lui» e «Superare il senso di colpa» inclusi in questa stessa collana.
Nel libro che presentiamo egli riflette insieme al lettore sui passi essenziali da compiere per raggiungere una capacità di vivere in modo positivo. La scrittura è chiara e i passi descritti a prima vista appaiono semplici. In realtà ogni capitolo deve essere studiato a fondo, meditato e messo in pratica. Come un esercizio. Le nostre abitudini mentali sono a volte così strutturate dentro di noi che non ci rendiamo nemmeno conto di quanto possano essere inutilmente dannose e di quanto, al contrario, sia necessario disfarsene, con un minimo di sforzo e di buona volontà, affinché la nostra vita possa essere più ricca e più gioiosa.
L’autore è incoraggiante e ci trasmette il suo entusiasmo.
Leggendo, non si può che dargli ragione; il mettere poi in pratica uno o dieci dei passi da fare non dipenderà poi che da noi.
Ciò su cui vogliamo insistere è la sensazione che rimane, dopo aver letto il libro: che le possibilità insite nella nostra vita sono più numerose di quanto si pensi, che le nostre capacità di cambiamento, o meglio, di rinnovamento personale, a tutto vantaggio nostro e di chi ci sta vicino, sono a nostra portata, e che i momenti di gioia, di incontro, di verità, stanno là, dietro l’angolo, per chi sappia osservare, aprirsi agli altri e alla vita, rivedere i propri punti di vista e «sentirsi nuovo».
Per concludere e per dare ai nostri lettori un’idea dei «dieci passi» studiati dall’autore ne presentiamo la lista:
Primo passo: assumersi la propria ressponsabilità.
Secondo: adottare una filosofia di vita flessibile.
Terzo: accettare la realtà.
Quarto: sviluppare un’alta tolleranza alle frustrazioni.
Quinto: sviluppare una sana considerazione di sé.
Sesto: permettersi di provare sane emozioni negative.
Settimo: pensare in modo critico e creativo.
Ottavo: sviluppare e coltivare interessi.
Nono: migliorare i rapporti interpersonali.
Decimo: guardare con realismo alla possibilità di cambiare.

N.L., 1998

Nicole Marie Therese Tirard Schultes
Ha studiato Ergoterapia in Francia e negli Stati Uniti, co-fondando nel 1961 l'Association Nationale Francaise des Ergotherapeutes, (ANFE).
Trasferitasi a Roma, incontra Mariangela Bertolini e insieme avviano nel 1971, su invito di Marie-Hélène Mathieu, le attività di Fede e Luce e partecipano all'organizzazione del pellegrinaggio dell'Anno Santo del 1975. Dal 1983 al 2004 cura con Mariangela la rivista Ombre e Luci. Per anni ha organizzato il campo estivo per bambini e famiglie sul campus della scuola Mary Mount a Roma.

10 passi verso il pensiero positivo ultima modifica: 1998-03-04T09:29:19+00:00 da Nicole Schulthes

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