Passaggio-Pasqua in Cina

Vi raggiungo dalla lontana Cina per scambiare gli auguri di Buona Pasqua e per esprimervi la mia riconoscenza per le vostre preghiere, incoraggiamenti e aiuti materiali che date a tanti missionari. (…)
La Pasqua conferma e celebra la risurrezione di Gesù che è un evento che dà valore a tutta la vita.
Da giovane ho sentito la vocazione ad annunciare questa straordinaria notizia di salvezza! Venticinque anni fa sono stato ordinato sacerdote e ho avuto la gioia di iniziare un’esperienza di condivisione di fede e di annuncio missionario fino ad arrivare qui in Cina. Ringrazio il Signore che mi ha sempre preceduto e illuminato il cammino. Anche quest’anno nella notte di Pasqua, Lui ci farà un grande dono: la responsabile generale dell’Huiling, dopo una decina d’anni di lavoro insieme, ha deciso di fare il catecumenato e di ricevere i sacramenti del Battesimo, della Cresima, della Comunione e della Riconciliazione! Si tratta di un “passaggio-Pasqua” che segna la vita di una persona che ha tanto amato e lavorato instancabilmente per le persone più svantaggiate. Ora il Signore l’ha chiamata più vicina a Sé e potrà partecipare ai sacramenti che nella famiglia della Chiesa custodiscono e rinvigoriscono la nostra fede e l’impegno gioioso di amarci come fratelli e sorelle. L’annuncio e la celebrazione del Signore risorto porti fiducia, speranza, tanto calore umano e carità anche nella vostra casa e comunità.

padre Fernando da Hong Kong


Haiti- dopo il terremoto

Grazie a tutti per le parole di incoraggiamento che ci sono giunte da ogni parte dell’Arca e di Fede e Luce. Dopo aver dormito all’aperto per parecchi giorni, siamo al riparo sotto le tende. Ma, tra breve, inizia la stagione delle piogge che ci fa temere nuove difficoltà…continuate a tenere nel cuore e nelle vostre preghiere l’Arca Haiti. La sfida della ricostruzione si annuncia importante.
Continuate a scriverci, i vostri messaggi ci dicono che facciamo parte della stessa famiglia. Questo sentimento di appartenenza ad un’umanità comune fa crescere in noi la speranza di un paese nuovo e rinnovato.

Eveline Barin Verdier – Presidente del C.A. dell’Arca Haiti


Come ritrovarsi attorno a un tavolo

Nello scorso numero di Ombre e Luci (n.1/2010) in Dialogo Aperto ho letto la lettera intitolata “Volete farci mancare tutto questo?” a proposito della fatica che accusa la Redazione a proseguire nella sua attività. Condivido le riflessioni riportate e vorrei aggiungere questi pensieri.
In questi ultimi anni si è un po’ avvertita la difficoltà da parte dei componenti dei gruppi FL a continuare a portare avanti con assiduità le occasioni di incontro. Infatti siamo a conoscenza che le nuove “leve” sono poche e che i vecchi amici a volte faticano a dividersi fra i loro impegni di famiglia e di lavoro, e i “genitori” sono invecchiati. Per tutto questo, ancora di più non potete non continuare ad esserci vicino e a ricordarci che FL, nonostante le difficoltà, è vivissima e va avanti.
La vostra bella pubblicazione ci tiene uniti e, quando la si riceve, è come se ci sedessimo attorno ad un tavolo per ritrovarci e scambiarci il sostegno che un gruppo affiatato sa dare ai singoli componenti!
Un affettuosissimo saluto

Elisa Sturlese Milano


Sennò…

Io lavoro tutto il mese, cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, è dura svegliarsi alle sei, quando è ancora notte, e in giro ci sono poche persone. lo prendo l’autobus se ci riesco, sennò vado a piedi fino a piazza Bologna, dove c’è la metropolitana, che devono sostituire se si rompe. lo. la mattina’ leggo l’oroscopo, e lo vedo anche in televisione, ma io non ci credo, a quello che c’è scritto, non mi lascio condizionare da parole sbagliate, che annebbiano il cervello. Poi vado nel posto di lavoro, dove faccio l’operaio imballatore, che spedisce strumenti e reattivi, per le analisi. Con i colleghi ci vado d’accordo, per forza ci devo stare tutto il giorno, e poi non ho scelta, e vengo controllato. Se non ci sono, il responsabile mi viene a cercare perché io sono uno che dà il massimo, al livello pratico, per il resto devo vincere la timidezza, che però è uno scudo, per non soffrire, da eventuali delusioni amorose.
Al lavoro ognuno fa qualcosa, e deve essere attivo, ed è così che deve essere, sennò ci si annoia, senza far niente, e si va in pazzia. lo scrivo a ombre e luci, e mi piace sapere le varie realtà, e mi piace esser cercato, il tempo per vederci si trova. Se poi sono antipatico a qualcuno/a basta dirlo, io sono una persona, che ama ridere e scherzare, e stare in compagnia, non mi va di esser abbandonato, per poi esser presente, a lunga scadenza…
ciao da
Giovanni Grossi

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.110

Sommario

Editoriale

Il suo primo grido fu di gioia di M. Bertolini

Dossier: L’incanto della natura

Mangiar sano, dormire bene e… natura! a cura di C. Tersigni
Cani, pony e leoni marini a cura di C. Tersigni

Dibattito

Desideri di tutti
È legittima l’assistenza sessuale per le persone con handicap? Intervista di M.V.P. da O&L 172
Il giardino dei desideri estratto da “Un Volo di Farfalla”

Alti articoli

Mai soli di Elisabetta de Rino
Lo sapevate che…?
Silenzio di Penablù
Dialogo Aperto
Inizio dell’Anno della Tigre di P. Marazzi

Libri

La Terza Nazione del Mondo, M. Schianchi
Cortocircuito, E. G. Belotti
Sembrava impossibile, M. Bertassa
Sotto cieli noncuranti, B. Cibrario

Dialogo aperto n.110 ultima modifica: 2010-06-17T12:02:14+00:00 da Redazione

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