Avviso: inchieste promosse dall’Arca internazionale hanno accertato gravi responsabilità di padre Thomas Philippe (la prima nel 2015) e di Jean Vanier (2020) nei confronti di diverse donne. Qui il comunicato più recente che condanna senza riserve queste azioni «in totale contraddizione con i valori che Vanier sosteneva» e con «i principi fondamentali delle nostre comunità».

Sono un pellegrino

Jean Vanier ha compiuto 80 anni
Che cosa scoprirò oltrepassando la soglia degli ottant’anni? Mi sento stimolato. Mi piace ricordare una mia grande amica, Jacqueline che è stata la segretaria del padre Thomas (fondatore dell’Arche con Jean Vanier) e quando ho cominciato l’Arca ci ha aiutato a rinnovare e ad arredare i foyers. La sua presenza è stata preziosa. Ora ha la malattia di Parkinson. Mi commuove molto: è sulla sedia a rotelle, fa molta fatica a parlare e noi a capirla. Nonostante ciò, pur nella sua debolezza irradia la pace attorno a sé. È diventata una presenza d’amore.

Sul suo esempio la mia speranza e la mia preghiera è che, quando sarà venuto per me il tempo della debolezza, io possa accettarmi e rallegrarmi di ciò che mi verrà dato. Shakspeare dice nel Re Lear. “invecchiando saremo come uccelli in gabbia ( un corpo indebolito): così vivremo pregando, cantando, raccontando vecchie storie, sorridendo alle farfalle dorate, ascoltando dei poveri diavoli darci le notizie della corte; ci arrogheremo il mistero delle cose come se fossimo le spie di Dio”. Per l’avvenire, viaggerò meno e non visiterò più le comunità. Avevo sognato di andare in Vietnam, in Cina, di ritornare in Costa d’Avorio e ad Haiti e nella comunità dell’America Latina dove la malattia mi ha impedito di andarci lo scorso anno.

Il mio sogno ora è di dimorare semplicemente nella mia comunità, il mio foyer a Trosly. Voglio cercare di vivere ciò di cui ho parlato per tanti anni, di approfondire il mio rapporto con Gesù e con i fratelli e le sorelle.

Per quanto mi sarà possibile, continuerò a dare dei ritiri alla Ferme, il piccolo centro spirituale nel cuore dell’Arca. La mia gioia è di annunciare Gesù e l’amore di Dio, la sua umile Presenza in coloro che sono i più vulnerabili.

Sono dunque pellegrino, desideroso di vivere quest’ultima tappa, non come una perdita ma come la scoperta di un nuovo modo di vivere. Un pellegrinaggio è pieno di imprevisti: incontri di persone meravigliose ma anche incidenti vari, vesciche ai piedi, intemperie ecc. I pellegrini non hanno nessuna sicurezza — né alloggio né il cibo — se non di sapere dove vanno: il luogo santo. Su questa strada, possiamo anche vedere, in tutti gli avvenimenti imprevisti e a volte ostili, la mano di Dio che ci protegge e sostiene quelli che sono i più deboli ed i più vulnerabili.

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.104

Sommario

Editoriale

Philippine di M.Bertolini

Presenza Reale di P. Roberti

Articoli

Il paese delle meraviglie di V. Giannulo
Sono un pellegrino di J. Vanier
Quel tesoro nascosto di B. Bertolini
Una grande sorpresa di Maria
Un luogo dove è bello vivere di T. Cabras
Carugate: a catechismo con gli amici disabili di B. Arrigoni
Non una santa di S. Gusmano
Tanti volti, tante lingue… un solo cuore di Enza Gucciardo
I fraticelli di Pennablu

Libri

Vegliate con me, C. Saunders
La vita è una sfida, C. Lejeune
Più forte della malattia, B. Kullmann
Eloì. Eloì, A.Custovic
Sessualità – Come viverla con la propria disabilità, K. M. Schweir e D. Hingsburger
Eros e Disabili, R. Gay e M. Di Bona
Gli errori di mamma e Papà: Guida pratica per non sbagliare più

Rubriche

Dialogo aperto

Sono un pellegrino ultima modifica: 2008-12-07T19:25:12+00:00 da Jean Vanier

Jean Vanier
Dottore in filosofia, scrittore, leader morale e spirituale e fondatore di due importanti organizzazioni internazionali basate sulla comunità, "L'Arca" e "Fede e Luce", dedicate alle persone con disabilità, soprattutto mentale. Inchieste promosse dall’Arca internazionale hanno accertato gravi responsabilità di padre Thomas Philippe (la prima nel 2015) e di Jean Vanier (2020) nei confronti di diverse donne. Qui il comunicato più recente che condanna senza riserve queste azioni «in totale contraddizione con i valori che Vanier sosteneva» e con «i principi fondamentali delle nostre comunità».

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