Consiglio di Fede e Luce

Il 24-25 settembre 1988 si è riunito a Ginevra il Consiglio internazionale di Fede e Luce.
Erano presenti alcuni delegati delle 12 comunità svizzere, il consiglio nazionale e l’équipe di coordinamento nazionale.
Questo incontro è stato vissuto dai partecipanti come una grazia di luce e una scoperta della realtà della grande famiglia Fede e Luce nel mondo alla quale appartengono di cuore e in spirito.
Le parole sempre così ricche di significato di Jean Vanier, di Marie Hélène, di Mariangela, di Marcin hanno toccato i cuori di molti ed ognuno si è sentito interpellato e scosso anche dalle testimonianze così vere dei membri della comunità internazionale.
La presenza di Mons. Lacroix ha arricchito rincontro e permesso scambi fruttuosi.

L’atmosfera gioiosa, calorosa, impregnata della presenza quasi tangibile dello Spirito Santo ha riconfortato, rinnovato il cuore, ha ridato slancio, entusiasmo e fiducia ad ogni partecipante. La fatica dei viaggi se n’è subito andata e ognuno è ripartito felice e riconoscente.

Yvette Bonvin (responsabile nazionale per le comunità svizzere), 1989

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Chiarezza e festa interiore

Ogni gruppo di Fede e Luce nei diversi paesi del mondo percorre un suo cammino per aderire ad una realtà locale, aggrappandosi però ad un unico fulcro: Charta e Costituzione.
Così anche il nostro gruppo che ha origini lontane nel tempo ha sentito il bisogno di fermarsi per riflettere, ripensare e nutrirsi alla luce dei dettami della «Costituzione». Domenica 23.10.88 ospiti della Casa della Giovane (ACISIF) ci siamo trovati tutti: amici, genitori, ragazzi per una giornata insieme, diversa dalle altre, senza festa esteriore, ma con il bisogno di fare chiarezza e festa interiore. Alle ore 8.45 incontro e accoglienza. Ore 9 Mons. Sergio Sacchi ha officiato la S. Messa, elemento vitale per tutta la giornata.

Ore 10, dopo una breve pausa per lasciare tempo di gustare una bevanda calda con un pasticcino, il responsabile del gruppo Luciano Benassi ha voluto chiarire che la Coperativa Molinetto che opera nei locali messi a disposizione della Parrocchia S. Maria del Rosario, a favore dei ragazzi portatori di handicap, ha una propria personalità giuridica, che la differenzia da Fede e Luce, anche se questa ne è stata l’anima promotrice spirituale. Trattasi quindi di due realtà ben distinte, pur tuttavia animatori dell’una possono far parte anche dell’altra, così come i ragazzi e le loro famiglie possono o no partecipare a Fede e Luce. Al centro comunque ci sono sempre i ragazzi e le loro famiglie. Dopo qualche intervento ha preso la parola Don Sergio soffermandosi sul significato di Dio Padre, fratello, amico, il grande amico che promuove in mezzo a noi l’amicizia.

Alle 12.30 pranzo in letizia e scambio di confidenze ed esperienze. Nel pomeriggio, mentre i ragazzi venivano accompagnati ad una passeggiata, si sono alternati il responsabile di oggi, di ieri e don Sergio in:

  • lettura della Carta e riflessioni intermezzate da canti per esprimere la grande gioia di questa meravigliosa avventura che è «Fede e Luce», che ci rende fratelli;
  • lettura del brano di S. Giovanni 9/41 e commento;
  • lettura di un brano «Per tutte le Sabine del mondo».

Si è deciso di regalarci per natale l’opuscolo «Per tutte le Sabine del mondo» perché prezioso documento di Fede e di speranza. Infine ripieni di fiducia e rinnovati nello spirito è stata fatta la preghiera con il canto: «Percorriamo le strade del mondo per essere testimonianza di fraternità».

Laila Castagnoli , 1989

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Il grande giorno di Romina

II grande giorno era giunto. Eravano in chiesa, tutta la comunità, in attesa. Rosa non era venuta. Aveva mandato la sua Annamaria, con lo sguardo attento e in mano il dono per Romina. Rosa mi aveva detto il giorno prima: «Non verrò! Io mi conosco, sono certa che scoppierei a piangere!» Mi era sembrato strano, per un evento così gioioso e atteso… dover piangere!

All’improvviso tutti in silenzio: arrivavano i bambini dall’ingresso principale (quattro in tutto, sfilando in processione). Dov’era Romina? Arrivava per ultima nella sua carrozzina, Lucia e la madre la spingevano, la madre quasi trionfante… e lei, bella, un fiore bianco in mano, con gli occhi sfavillanti di gioia… Non ho capito più che cosa mi è successo, una commozione profonda, quasi sconvolgente, incontrollata, mi ha fatto scoppiare in singhiozzi; stringevo la mano di Nicoletta per frenarmi e invece la coinvolgevo.
Non ho mai provato nulla di simile, neanche in occasione di grandi eventi familiari. Mi conoscevo capace di controllo anche negli avvenimenti più forti. E pensare che avevo quasi sorriso di ciò che Rosa mi aveva detto il giorno prima.
Ma lei, Romina, mi è apparsa come un miracolo, un fiore lei stessa, che il Signore sembrava attirasse a sé con amore infinito, ed ella andava verso il Signore. .. accompagnata; ma sembrava fosse lei con quel fiore simbolico a trascinare tutto il corteo verso lo «Sposo», in attesa ansiosa della sua «sposa»!
Tutti gli altri momenti sono stati meravigliosi. Al momento di deporre il fiore all’altare (gli altri tre bambini l’avevano già deposto), Romina ha fatto resistenza. Don Felice, chino su di lei, le spiegava il significato (del gesto), ma ella era restia a lasciarlo.
Perché Romina? Quel fiore cos’era per te, quel fiore che stretto nella tua manina mi aveva colpito così profondamente, segno misterioso di un connubio arcano fra te, piccola creatura e l’Amore di Dio?
Non posso dimenticare quei momenti. La potenza di Dio può scendere in noi con segni e modi imprevedibili, può farsi presenza, immediata e sfolgorante, sconvolgendo ogni modo consueto di relazione cui siamo umanamente adusi.
E quando si percepisce questa Presenza è gioia indicibile, è segno indimenticabile, è anticipo dell’unione mistica che ci attende nell’incontro totale con Lui.

Delia Mitolo (Bari), 1989

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.25, 1989

Sommario

Editoriale

E pagano pure! di Mariangela Bertolini

Articoli

Allora, si parte?! di Rita Ozzimo racconta
Tante bellissime cose di Giuliana Loiudice
Guardavano, guardavano! di Nanni
Al tepore di un amore semplice di Alberto Petri
«Voglio mostrarvi una strada» di P. Louis Sankalé
Come si organizza un campo di Barbara e Chiara

Rubriche

Dialogo aperto
Vita di fede e luce - Un cammino insieme
Le risposte dei parroci al questionario

Libri

Attività creative di Sally M. Atack
Aiutami a giocare di D.M. Jeffree
La Sindrome di Down di Cliff Cunningham

Vita Fede e Luce n. 25 ultima modifica: 1989-03-20T14:08:47+00:00 da Redazione

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