Sono una ragazza di Roma,faccio parte di Fede e Luce e sono scout. Venendo a contatto con queste due realtà così diverse, e avendo avuto nel mio gruppo, prima ai lupetti poi in clan due ragazzi disabili, mi sono spesso chiesta il rapporto che ci potesse essere fra il metodo scout e il mondo dell’handicap.

Credo molto nello scautismo: è stato ed è un momento di maturazione per me importante e credo che possa essere un valido strumento di crescita per tutti. Probabilmente Baden Powell nell’inventare questo metodo non pensava ai nostri ragazzi, ma le tante esperienze positive di inserimento nelle varie unità mi convincono che esso può essere facilmente adattato alle singole situazioni e porta nella maggior parte dei casi i suoi frutti.

Tuttavia non mancano gli insuccessi e le delusioni. Queste sono dovute spesso ad una scarsa comunicazione con le famiglie, o alla mancanza di forze (cioè di capi) di molti gruppi. In certi casi anche dall’ incapacità di gestire una situazione più delicata che richiede una attenzione particolare, una sensibilità diversa da quella un po’ rude del mondo scoutistico.

Vi è soprattutto il delicato problema del “dopo clan”, della possibilità o meno che ragazzi facciano parte della comunità capi, ossia della comunità degli educatori, o se il loro percorso finisce necessariamente con la fine del progetto educativo su di loro (ossia intorno ai 2324 anni). È un tema che secondo me merita di essere approfondito, a cui le varie associazioni scout stanno dando sempre più importanza, con l’intento innanzitutto di interrogarsi, di perseguire obiettivi comuni e di aprire e rendere quanto più accoglienti possibile i gruppi. Tutto questo con la convinzione che davvero il metodo scout possa essere occasione di integrazione, scuola di indipendenza e modo per crescere divertendosi per tutti.

Benedetta, 2009

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.105

Sommario

Editoriale

Lettera aperta ad una maestra, di M. Bertolini

Scout e disabilità

Un buon modo per crescere di Benedetta
Un ambiente educativo anche per Maria di M. Fanti
Per me lo scoutismo di Alice
Un incontro tra capi di R. Dinale
Lettera ai compagni di Matteo di M. e L. Ferrini

Disturbi delllapprendimento

Una bambina “disprattica” di Luisa
Etichettato “idiota” di Arnaud Franc
Ho scoperto la sofferenza dei miei figli di S. Franc
Qual è il vero Marco, di un'insegnante
La difficile storia di Enrico di una mamma

Altri articoli

Verso sera di Pennablù
Fede e Luce: si cambia! di C. Tersigni

Libri

La vita come è per noi, M. Bérubé
Mamme che amano troppo, O. Poli

Scout e disabilità: un buon modo per crescere ultima modifica: 2009-09-10T10:22:23+00:00 da Redazione

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