Non ci conoscevamo ancora, ma condividevamo già il desiderio di dar vita ad un gruppo che potesse operare nelle nostre comunità accanto a coloro che sono segnati dall’handicap mentale.
Le cose da fare, le idee, i progetti, non mancavano. Ma, siamo rimasti coi piedi per terra, fedeli al motto:

«Meglio una cosa fatta bene, che dieci fatte male!».

Così ci siamo guardati meglio attorno e abbiamo visto che ci sono persone che, a Messa, non capiscono bene il significato delle parole; persone che faticano ad ascoltare un’omelia di venti minuti e persone che non riescono a stare “buone” in chiesa per l’intera durata di una celebrazione…
E ce ne sono altre che, pur capendo bene il significato delle parole, sono disturbate da queU’improwisa interferenza sonora di chi non può fare a meno di esprimersi a modo suo, durante la celebrazione…

Così è nata l’idea: facciamo una Messa “su misura”! Essenzialmente, è stata voluta dai genitori e dagli amici di ragazze e ragazzi disabili mentali che rischiavano di essere tagliati fuori dalle celebrazioni, proprio a causa del loro “non capire” e del loro comportamento «bizzarro».

Ma, è stata voluta fortemente anche da chi crede che proprio questi ragazzi abbiano qualcosa da insegnarci, per esempio: il ritorno alla semplicità, il ritorno alla essenzialità, la riscoperta dèi sentimenti religiosi, la continuità tra la vita quotidiana e la partecipazione ai Sacramenti e viceversa.

La disponibilità del parroco don Giuseppe Barzaghi, l’esperienza della Comunità TAU di Arcene (BG) che accoglie bambini gravissimi e la fedeltà di questo gruppo di amici di Treviglio, una cittadina della Bassa Bergamasca, hanno consentito la celebrazione della Messa «su misura», che non è una Messa di «serie B» od una «quasi Messa», ma una vera e propria celebrazione liturgico-eucaristica, adattata ai bisogni di comprensione e di partecipazione della persona disabile mentale. L’appuntamento è una volta al mese, presso la parrocchia di Santa Maria Annunziata, nel quartiere del Conventino, anche se numerosi sono gli amici delle diverse parrocchie cittadine e dei dintorni.

Messa per persone con disabilità mentale - Ombre e Luci n.78 - 2002

L’entrata dei chierichetti

I testi della «Liturgia della Parola» vengono scelti, meditati e trascritti, con linguaggio semplice, chiaro ed essenziale.
E, per spiegare ulteriormente il significato delle letture, si ricorre al «mimo», alla gestualità, alla «messa in scena» di ciò che è stato proclamato, così che il messaggio della Buona Novella possa viaggiare su canali alternativi al linguaggio verbale e possa raggiungere il cuore di chi ascolta.

Sono i gesti puliti, essenziali, abitati, che aiutano chi partecipa a questa Messa ad entrare nel mistero di Gesù che si fa Pane e Vino e che viene a saziare la nostra fame e sete di Assoluto.

Coerenza e trasparenza

I ragazzi disabili chiedono coerenza e trasparenza, chiedono cioè che il nostro dire e il nostro fare siano coerenti con ciò che siamo e ciò che celebriamo.
Ed è proprio per questa necessità di coerenza, di trasparenza e di onestà, che diventano «maestri», alla cui scuola possiamo riscoprire le radici della nostra fede, al di là di ogni abitudine acquisita o di ogni gesto dato per scontato.

Queste persone che troppo spesso vengono messe ai margini della Società e della Chiesa, innescano un ripensamento ed un cambiamento nella comunità; ci insegnano ad andare a Messa in un modo nuovo, non tanto per rispondere ad un «dovere», quanto per rispondere al bisogno di Dio, di comunione e di fraternità, che effettivamente sentiamo. Ancora: sentiamo maturare, a partire dalla celebrazione eucaristica, una disponibilità maggiore verso chi, in apparenza, è «diverso», ma che è amato e prediletto dal cuore di Dio. Ora, più che mai, siamo convinti che la comunità, senza di loro, non sarebbe la stessa!

A piccoli passi…

È solo un primo passo, ma un passo fatto verso la giusta direzione, se si tien conto della risposta degli amici, dei ragazzi disabili e dei loro genitori.

È bello vedere che a questa Messa partecipano sempre più persone, anche gli anziani, anche le mamme con i bambini piccoli, anche quel fratello, quell’amico o quell’insegnante che, all’inizio erano scettici se non contrari all’idea di un momento «su misura», quasi fosse un altro «ghetto», un’altra occasione «speciale», modalità così contrarie al vero obiettivo: l’integrazione nella comunità. La comunità accogliente, «a misura di tutti», è certo un ideale da raggiungere!

Noi abbiamo scelto la politica dei piccoli passi, con una partenza in sordina ed un invito rivolto ai pochi che conoscevamo; certo, vedere la Chiesa piena di tanta gente ci fa riflettere e pensiamo che, probabilmente a poco a poco, potremo portare lo stile e il metodo della Messa «su misura» anche all’interno di una delle celebrazioni della parrocchia.
Abbiamo provato in due occasioni a darci appuntamento alla Messa comunitaria delle ore 11.15 ed è stata una piacevole sorpresa: le persone disabili e le loro famiglie non erano più la minoranza, ma la parte attiva e protagonista dell’assemblea.

Messa per persone con disabilità mentale - Ombre e Luci n.78 - 2002

Omar vorrebbe fare il prete

Dopo la Messa, la merenda insieme è diventata una «tradizione», un’occasione di scambio, un momento piacevole di confronto e di condivisione, per intessere nuovi legami ed amicizie.
Solo la Messa, merenda compresa, sembrava non bastarci; abbiamo sentito l’esigenza di prepararci con i nostri amici disabili in una sorta di «catechesi», che ci aiuta ad entrare nell’intelligenza delle Scritture, percorrendo il cammino che l’itinerario liturgico ci prospetta.

Siamo alle prime armi e probabilmente di fronte a gruppi più rodati abbiamo soltanto scoperto l’acqua calda.
Ma, questo appuntamento, questa riscoperta del rito e della festa, della lode e della condivisione, questa rete di legami ogni giorno più fitta, sono diventati per tutti noi una realtà irrinunciabile.

Documentazione

Il Servizio Pedagogico di Trento pubblica, ogni anno, la preziosa «Bibliografia Italiana sui disturbi dell’Udito, della Vista e del Linguaggio» di S. Lagati. Il volume del 2002, oltre ad un’ampia documentazione sui più importanti periodici e associazioni specializzate nei diversi tipi di disabilità, contiene 600 segnalazioni di libri, riviste, articoli relativi anche ad altri tipi di disabilità, su problemi educativi, varie forme di terapia, integrazione scolastica e sociale, famiglia, educazione religiosa, convegni ed altro.

Per informazioni:
Salvatore Lagati – Servizio di Consulenza Pedagogica
Via Druso 7 – Casella Postale 601 – 38100 Trento
tel. e fax: 0461.82.86.93
E-mail : calagati@tin it

Una Messa “su misura”: voluta dai genitori e amici di ragazzi disabili mentali ultima modifica: 2002-06-14T10:04:32+00:00 da Redazione

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