Quando la comunità benedettina dei monaci di Lanuvio (sud di Roma) si è rivolta a Banca Etica per chiedere un finanziamento destinato alle due cooperative agricole della famiglia monastica, la banca si è trovata di fronte ad una grave situazione finanziaria: le cooperative, indebitatesi sul breve periodo, soffrivano forti carenze di liquidità e di conseguenti incapacità di pagamento dei fornitori.

Convinta della validità intrinseca dell’iniziativa e della serietà dei proponenti, Banca Etica ha tuttavia accolto la sfida, accettando di dare credito alle cooperative (nel vero senso originario di dare fiducia). Tuttavia occorreva creare le premesse tecniche per un possibile intervento che altrimenti sarebbe stato vanificato dalla grave situazione finanziaria.

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Nei primi mesi del 2000 Banca Etica ha avviato una raccolta di certificati di deposito dedicati al progetto «Monaci di Lanuvio»; nei primi sei mesi la raccolta aveva raggiunto i 500 milioni, testimonianza concreta della solidarietà nata sull’iniziativa e controprova che la banca non aveva sbagliato nel reputare il progetto degno di fiducia. Già dall’inizio dell’anno, infatti. Banca Etica aveva stanziato un miliardo e seicento milioni a favore delle due cooperative come credito a medio lungo periodo, oltre ad un miliardo concesso con finanziamento a breve.

Oggi il marchio dei monaci di Lanuvio è presente con successo sul mercato e contraddistingue un prodotto autenticamente biologico.

«È andato in cielo» diciamo ai nostri bambini quando muore una persona.

Monaci di Lanuvio – Un altro esempio di finanziamento dalla Banca Etica ultima modifica: 2002-06-14T08:14:37+00:00 da Redazione

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