Nella stanza c’è silenzio assoluto e l’attenzione di tutte noi è così totale da generare quasi una sottile tensione, una corrente di sentimenti nuovi che un po’ ci fanno piacere e un po’ ci turbano. Sul piccolo schermo scorrono le immagini di ragazzi down, con i volti più o meno segnati dai caratteri tipici della trisomia 21, che passeggiano in coppia affettuosamente abbracciati lungo la riva del mare, che si scambiano tenerezze e dichiarazioni d’amore, che si preparano per la festa, che ballano in discoteca, che confidano la loro storia d’amore, i loro desideri per il futuro ma anche le loro incertezze e la consapevolezza dei propri limiti.

Dolce, non sdolcinato

Terminata la proiezione è Marta che per prima si esprime sul valore del film. “Dobbiamo ringraziare il regista per la qualità del film, per la delicatezza con cui tratta un argomento così nuovo e delicato. Io, che ho una certa età, (la mia figliola Teresa ha 42 anni,) e ho ricevuto una educazione parecchio rigida sotto questo aspetto, avevo quasi paura di vederlo e invece ora sono solo contenta e vorrei che tutti lo vedessero anche se penso che non tutti i nostri ragazzi siano necessariamente così disposti all’amore di coppia..”

Su questa prima valutazione tutte, mamme e sorelle, giovani e meno giovani, conveniamo. Francesca, giovane sorella della quindicenne Luciana, dice che le è piaciuto perché è “dolce e non sdolcinato”, e Franca, quasi commossa, confessa che anche per la sua Daniela vorrebbe una storia d’amore così. E Anna Rosa è convinta che, anche se per il suo Antonio forse questo tipo di esperienza non è possibile, questo film apre nuove strade , allarga gli orizzonti per il futuro dei nostri ragazzi, e che è bene che si concluda con l’invito a progettare e a realizzare nuove case famiglia in cui possano vivere due o più coppie seguite dai genitori o dagli assistenti anche perché, come sostiene con sorridente sicurezza Riccardo, il ragazzo di Caterina nel film: “soli non è bello, meglio stare con gli amici…”

Un fotogramma del film "A proposito di sentimenti" di Daniele Segre, 1999

Un fotogramma del film “A proposito di sentimenti” di Daniele Segre, 1999

Sarà una presa in giro?

Ma, naturalmente, ci sono anche dubbi e sensazioni diverse da analizzare: la più perplessa sembra essere Francesca S. “A noi questo film piace, concordo sul giudizio positivo circa la qualità e la delicatezza ma, a chi non ha direttamente questo problema nella sua famiglia, nella sua vita, che effetto può fare? Sarà preso sul serio o farà magari solo sorridere o sarà occasione per una presa in giro?”

Franca, è la più decisa nella risposta: “Non lo credo proprio. Oggi queste cose non succedono più. E poi a noi cosa importa del giudizio degli altri? Se pensiamo che una cosa è buona per i nostri figli dobbiamo batterci per ottenerla senza badare alle critiche o ai sorrisetti della gente….”

Anna Rosa pensa a come erano diverse le cose venti o trenta anni fa Mi tenevo vicino Antonio, avevo paura di tutto per lui . Poi, anche con l’aiuto degli amici di Fede e luce, sono cambiata, lo ho messo a contatto con persone ed esperienze diverse: oggi vedo che anche lui è cambiato, non fa grandi cose ma è più consapevole di sé , di come è, dei suoi desideri. Fa progetti per le domeniche : mi dà più da fare senz’altro ma sono contenta per lui e per me. Sento quindi che non bisogna avere paura delle cose nuove.”

Ma anche Francesca L. non è del tutto convinta: ha visto il film più di una volta, conosce l’ambiente in cui è nato e alcuni dei ragazzi attori, ma confessa che fin dalla prima visione è rimasta perplessa senza capire, inizialmente, il motivo del suo disagio che poi, man mano si è chiarita: “Perché sono storie di amicizia e di amore che si svolgono esclusivamente tra ragazzi down. Ecco, ho pensato a Luciana: dovrà avere un rapporto così solo con un ragazzo come lei? Non ha nessun’altra possibilità? Non c’è quindi il pericolo di rinchiuderli in un nuovo ghetto, ancora una volta? Storie d’amore, sì, ma solo con. È proprio perché il film è così bello può essere pericoloso. Nello stesso tempo, mi rendo conto che certi sono solo sogni. Io stessa non mi sarei fidanzata con un ragazzo down… quindi… Ma vorrei lo stesso che il campo restasse più aperto. Ci sono ragazzi e ragazze con altre piccole disabilità che potrebbero, forse, stare con loro. Ma chissà se i loro genitori acconsentirebbero.”

Si fa silenzio. Poi Francesca S. dice che questo è anche il suo timore tanto più grande perché Giovanni non ha mai voluto frequentare ragazzi come lui, nega di essere down, e ostenta disinteresse per tutto ciò che li riguarda…. Sarà difficile anche fargli vedere il film, ma Francesca insisterà perché lo veda e ne parli con lei.

Un fotogramma del film "A proposito di sentimenti" di Daniele Segre, 1999

Un fotogramma del film “A proposito di sentimenti” di Daniele Segre, 1999

Stare nel mondo reale

A questo punto tutte ripensiamo, come in un breve flash ai rapporti dei nostri ragazzi con gli altri.
Marta ricorda, “Da sempre con la mia famiglia, ci siamo battuti perché Teresa stesse nel mondo reale, senza separazioni di nessun genere. Da venti anni lavora regolarmente nel reparto puericultura dell’ospedale S. Giovanni, ha avuto i suoi innamoramenti per persone “normali” e i suoi dispiaceri che, anche con il nostro aiuto, ha superato. Ora mi pare più tranquilla. Fa il suo lavoro e ha capito, per esempio, che non è in grado di allevare da sola un bambino, cosa che negli anni passati, era il suo massimo desiderio. Da qualche tempo, per consiglio della psichiatra, frequenta gruppi di animazione, di teatro, dove incontra anche ragazzi e ragazze down, o con altre menomazioni, insieme a ragazzi e a ragazze normali. Daniele il figlio ventiquattrenne di Titti, è un farfallone. Si è sempre innamorato con grande facilità delle belle ragazze che incontrava nei gruppi. Da qualche tempo sembra più calmo e presenta una ragazza down figlia di amici dei genitori, come la sua fidanzata. “Antonio, ricorda Anna Rosa, quando era più giovane, si innamorava pazzamente di tutte le amiche di Fede e Luce, voleva sentirle per telefono continuamente…. non sapevo proprio cosa fare. Da qualche anno si è calmato. Adesso, ogni tanto, mi chiede notizie di Annarita, una ragazza che incontra all’Associazione Down…chissà….”

Quante cose non ci dicono

Luciana, come tutte le quindicenni, per ora, si innamora esclusivamente dei cantanti che vede in televisione anche se ogni tanto, ci racconta Francesca, cerco di strapparle qualche confidenza sul compagno di scuola più bello…. per capire cosa pensa.
E così anche per i nostri ragazzi ci sono degli indizi, piccole tracce, sogni da inseguire e chissà quante cose non ci dicono anche se le avvertono e le soffrono o le sperano dentro di loro.
Mentre ci congediamo Franca mi prende da parte per confidarmi: “Ho sentito che al laboratorio viene anche Marco quel ragazzo che lavora al bar. Sono contenta. Sai Daniela lo ha conosciuto qualche tempo fa, mi ha detto che è tanto educato e simpatico.”

Auguri, auguri Daniela! Auguri a tutti voi ragazzi e a tutti noi che vi vogliamo bene e che vogliamo per voi tutto il bene possibile.

a cura di Tea Cabras e Natalia Livi, 2000

 

A proposito di sentimenti
Italia, 1999, Betacam, 35′

Regista: Daniele Segre
Produzione: I Cammelli – Associazione Italiana Persone Down – Fondazione Verso Il Futuro – RAI
Distribuzione: AIPD – I Cammelli
Soggetto: Anna Contardi, Michela Colapinto, Daniele Segre
Montaggio: Daniele Segre
Fotografia: Paolo Ferrari
Operatore: Francesco Cavazza
Suono: Gianluca Costamagna
Musica: Carlo Siliotto

Invitato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, 1999
trasmesso da RAITRE
invitato al Festival Internazionale “Cinéma di Réel”, Parigi 2000
e allo Shangai Film Festival, 2000

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.69, 2000

Sommario

Editoriale

Rosamaria di M. Bertolini

Speciale: La sua vita nelle loro mani

Gli siamo grati per questo di T. Cabras
La sete e l’acqua della speranza di don Marco Bove
“Coraggio Immacolata!” di Pennablù

Articoli

Mettersi in gioco di Silvia Tamberi
A proposito di sentimenti: la recensione a cura di T. Cabras e N. Livi
Villaggio senza barriere di M. Lenzi
Conferenza nazionale sull’handicap di C. C. Barbieri
La sofferenza di J. Vanier

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce

Libri

Il libro di Johann “Io vi ho amati tutti”, Johann Heuchei
Clara va al mare - Recensione, Guido Quarzo

A proposito di sentimenti – Parliamo del film di Daniele Segre ultima modifica: 2000-03-28T13:20:34+00:00 da Redazione

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