Incontro responsabili di Fede e luce di 33 nazioni

Nella settimana dal 19 al 25 marzo (1984, Ndr), si è svolto l’incontro internazionale dei coordinatori nazionali e delegati provenienti da 33 nazioni dei cinque continenti.
Impossibile condensare in poche righe l’esperienza vissuta da chi ha partecipato a questa settimana: la ricchezza delle conferenze, l’intensità delle testimonianze, le emozioni profonde suscitate dall’incontro di persone, culture, situazioni all’apparenza così contrapposte. Abbiamo ancora una volta sperimentato la verità del messaggio di Fede e Luce: i più poveri ci fanno da maestri nel superare gli ostacoli e abbattere le barriere, e seguire più da vicino l’insegnamento di Gesù. Abbiamo vissuto momenti importanti: la profonda unione tra il rappresentante del Libano e quello della Siria, la forza interiore dei delegati polacchi, l’impegno per la giustizia verso le persone handicappate nei paesi dell’America centrale, dell’Africa, dell’India, la paziente opera di sensibilizzazione contro l’indifferenza e l’emarginazione dei paesi ricchi, il sofferto desiderio di unità tra i cristiani di diverse confessioni.

Consapevoli di queste differenze, abbiamo potuto conoscerci in profondità; è stato molto bello aver vissuto per una settimana questa comprensione profonda che andava all’essenziale; ma ancora più importante sarà per ognuno di noi, portare con sé questa esperienza e vivere la realtà quotidiana di Fede e Luce, nel silenzio e nella fedeltà verso chi ci ha riunito.
Tutto l’incontro è stato un susseguirsi di momenti «forti», che ci hanno incoraggiato a rimanere fedeli, a ritrovare entusiasmo, a migliorare la qualità dei nostri incontri e delle nostre relazioni. Tra questi rimangono impressi:

  • le conferenze , tenute da M.H. Mathieu, dal P. J.J. McCullagh, dal Padre D. Wilson, da J. Vanier su temi riguardanti l’approfondimento della vocazione e della vita di Fede e Luce; esse hanno nutrito l’intelligenza ed il cuore, hanno colpito, tutte e quattro, per l’estrema delicatezza e sensibilità degli oratori, ci hanno spinto ad andare in profondità nel nostro cammino;
  • la presentazione di alcune «zone» di Fede e Luce — il Medio Oriente, l’America del Nord, l’America del Sud e i Caraibi —, fatte con canti, parole, danze, fotografie e disegni; abbiamo «viaggiato» da un estremo all’altro del mondo e abbiamo messo dei volti dietro al nome di ogni paese; il legame di fraternità è divenuto vivo e non si cancellerà con il passare del tempo;
  • le tappe della storia di Fede e Luce, attraverso ricordi, racconti, brevi scene;
  • abbiamo ripercorso passo passo il cammino di Fede e Luce, il progressivo impegno delle persone, la nascita di nuove comunità nei diversi paesi, le difficoltà, i pellegrinaggi…; la storia di ognuno si inseriva a poco a poco nel grande quadro della storia di Fede e Luce: l’emozione è stata intensa per tutta la serata.

Due avvenimenti ci hanno portato fuori dal nostro splendido luogo di riunione: l’incontro con le comunità italiane, e l’incontro in S. Pietro con il S. Padre. Un breve resoconto del primo si trova nella pagina accanto; per l’udienza del S. Padre l’emozione e l’attesa erano incontenibili. Le parole di incoraggiamento di Giovanni Paolo II ci hanno sostenuto e ci invitano ogni giorno nelle nostre comunità a proseguire il cammino intrapreso: «A tutti auguro di attingere la luce nella rivelazione dell’amore di Dio lungo tutta la Bibbia; di imparare in particolare da Gesù il rispetto e l’amore per i poveri: le persone handicappate mentali sono questi poveri, privi dei mezzi che fanno la forza e il successo degli altri, molto vulnerabili, ma preziosi agli occhi di Dio per il quale ogni vita umana ha un valore inestimabile ed ogni persona una dignità inviolabile. Di Gesù San Giovanni ci dice «Avendo amato i suoi li amò fino alla fine» (Gv. 13,1). Le persone handicappate hanno bisogno più degli altri di questo amore, fatto di tenerezza e di fedeltà che dà loro sicurezza e li fa crescere. Ma la fede ci aiuta anche a scoprire il loro personale apporto al mondo che li circonda: il mondo ha un guadagno nello sperimentare la loro semplicità di cuore, la loro umiltà, la loro gioia, la loro fiducia, la loro sete di amore. Sì, il Vangelo è una Buona Notizia per questi poveri ed i loro amici (…)».

24 MARZO 1984: festa delle comunità italiane con i delegati di tutto il mondo

Giornata di grande festa per le comunità italiane di Fede e Luce, che il 24 marzo hanno incontrato i rappresentanti di tutti i paesi in cui Fede e Luce esiste: erano più di 100 persone di 33 nazioni, riunite per una settimana a Roma.
La mattina si è svolta all’insegna della semplicità, per conoscersi nonostante le lingue differenti (a Fede e Luce ci si capisce molto bene con i gesti, e meglio ancora con il sorriso!), e per accogliere i rappresentanti delle comunità italiane di Fede e Luce, (gioia di conoscersi o di rivedersi!) con in più il tentativo di fare i turisti in una Roma «impazzita» per la presenza di migliaia di manifestanti contro il governo e di migliaia di pellegrini in questo scorcio finale di Anno Santo.
All’accoglienza nelle diverse parrocchie di appartenenza dei gruppi romani è seguito un pranzo ben preparato da ogni gruppo che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. Ma di breve durata… e via di nuovo per la festa tutti insieme!

In più di 650 persone, siamo stati accolti come fossimo di casa al Pontificio Ateneo Salesiano; nonostante il numero dei partecipanti e i vari timori degli organizzatori, tutto è filato liscio. Ancora oggi i ricordi affiorano: Ti ricordi?… E’ stata bella la Messa… presieduta da S. Ecc. Mons. Caporello e concelebrata da più di venti sacerdoti in un clima di raccoglimento profondo,… Ti ricordi?… quella farandola che i poveri «cantori» non riuscivano a far iniziare e che è stata invito per tutti a entrare nella danza della vita… Ti ricordi?… il picnic e la festa di compleanno di Fede e Luce… 10 anni… quante scoperte insieme… Ti ricordi?… la rappresentazione del gruppo di S. Silvia in teatro: come erano veri S. Francesco e gli uccelli, non si trattava solo di una recita… e ancora canti, scambio di doni, ringraziamenti reciproci… E ti ricordi?… Jean Vanier che ci raccontava la storia dell’uccellino tenuto amorevolmente nel cavo della mano perché potesse trovare la forza di crescere e di volare… E’ stata bella la festa tutti insieme…

Ma in fondo a che cosa è servita? Solo a riempire la mente e il cuore di ricordi e di nostalgia di non essere sempre insieme? Credo che al di là della gioia di quella giornata, il significato di questo incontro si possa trovare nei legami, fragili sì, ma veri e fedeli che si creano, e che vanno al di là delle intenzioni e delle capacità di chi organizza.

«Grazie ancora — ci ha scritto una mamma di Udine — per l’affettuosa accoglienza che tutti gli amici di Fede e Luce ci hanno fatto, come sempre, durante il breve soggiorno a Roma. Sento che avete tanta fiducia in noi e spero proprio di non deludervi; vorrei tanto che Udine tra non molto non fosse più tra le comunità nascenti, ma tra quelle che, nate, crescono… Mariangela mi ha detto che probabilmente andrà in Jugoslavia e in tal caso forse verrà a trovarci. Chiedo che il Signore mi venga in aiuto, perché non voglio perdere tanti cari amici e desidero soprattutto che gli altri, scettici e delusi, possano scoprire più amore intorno a loro. Un affettuoso abbraccio insieme a Chiara».

Questa festa è servita soltanto per far incontrare una mamma di Udine con un giovane della Jugoslavia e far sì che due gruppi nascenti si incontrino e si incoraggino a vicenda? Ma di questo, e di altri episodi di gioia e di speranza, è fatto il nostro cammino a Fede e Luce:

Alleluia!

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.6, 1984

Ombre e Luci n.6 - Copertina

SOMMARIO

Editoriale

Il mistero del bambino psicotico di Marie Hélène Mathieu

Quattro storie

Figlio mio non credo di Delia Mitolo
È sempre stato rifiutato di Lina Cusimano
La legge sull'integrazione di Vincenzo e Irene Ruisi
“La riabilitazione nella scuole”. Ma la bambina non è tenuta in classe
 di L.N.

Altri articoli

Nessun uomo è una pietra del Prof. Yves Pélicier
Psicosi precoci del Prof. Jaques Didier Duché
Un centro per la cura della psicosi di N. Schulthes e S. Sciascia
Psicosi infantile: alcuni consigli utili

Rubriche

Vita Fede e Luce n. 6

Libri

Vivere con un bambino autistico, A. e F. Brauner

Vita Fede e Luce n. 6 ultima modifica: 1984-06-29T12:18:55+00:00 da Redazione

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