Don Carlo Gnocchi nasce a S. Colombano al Lambro (Milano) il 25 ottobre 1902. Ordinato sacerdote, viene destinato come assistente d’oratorio nelle parrocchie di Cernusco sul Naviglio e S. Pietro in Sala in Milano. Nominato assistente spirituale all’Istituto scolastico Gonzaga di Milano allo scoppio della guerra si unisce, in qualità di cappellano, ai soldati italiani. Rientrato miracolosamente dal fronte russo concepisce l’idea di fondare un’istituzione a favore dei mutilati di guerra; si mette alla ricerca dei familiari dei caduti per portare loro aiuto morale e materiale; si adopera per proteggere molti partigiani e perseguitati politici. Nel 1945 gli è affidata la gestione dell’Istituto Grandi Invalidi di Arosio. Nel 1949 viene concesso il riconoscimento giuridico alla «Fondazione Pro Infanzia Mutilata», che diventerà poi «Fondazione Pro Juventute» e nel 1955 inizia la costruzione del Centro Pilota a Milano. Colpito da tumore, muore il 28 febbraio 1956; per sua estrema volontà le sue cornee vengono donate a due giovani. Il card. Carlo Maria Martini ne ha promosso il processo di beatificazione ancora in corso.
La raccolta in un’unico volume — frutto della collaborazione tra l’editrice Àncora e la Fondazione Pro Juventute — degli scritti di don Gnocchi, permette di ripercorrere l’itinerario esistenziale, spirituale e umano di un sacerdote che ha esercitato il proprio ministero durante momenti delicati della nostra storia nazionale — gli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale e della ricostruzione — e che ha vissuto intensamente il Vangelo della carità. Rispetto agli anni in cui sono state composte, il contesto sociale e culturale ha subito profondi capovolgimenti, ma queste pagine contengono ancora tutta la saggezza e lo spirito profetico che le ha ispirate.

Dalla prefazione del card. Martini:

«…Vorrei affidare questo libro ai preti della Chiesa italiana e specialmente ambrosiana al servizio del Vangelo della carità; ai disabili e alle loro famiglie che hanno incontrato e incontrano la tenerezza di Don Carlo nei Centri della Fondazione Pro Juventute; ai cristiani e a tutti i cittadini del nostro travagliato Paese…
E mi auguro che il messaggio perenne di Don Carlo stimoli le nostre parole quotidiane, feriali o festive, a essere sempre parole di carità, mai vuote, bensì ricche perché esplicative di una prossimità testimoniata dalle opere».

Carlo Gnocchi – Gli scritti (1934-1956) ultima modifica: 1995-06-02T11:17:45+00:00 da Redazione

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