Il progetto TikiTaka equiliberi di essere parte da lontano. E con esso il mio coinvolgimento in un modello di lavoro che fonda le sue basi sul desiderio di comunità, nella convinzione che solo insieme – pubblico, privato sociale, famiglie, persone con disabilità, cittadini – sia possibile costruire luoghi e spazi di vita in cui ognuno trovi accoglienza e sia portatore di valore, con le proprie qualità e fragilità.
Fin dall’avvio nel 2017, con il contributo di Fondazione Cariplo all’interno del programma Welfare in azione, abbiamo cercato, prima che costruire azioni, di creare un modello di lavoro. Dare tempo e spazio al pensiero, a luoghi di confronto e di scambio, partendo dai diversi punti di vista degli interlocutori coinvolti. Il progetto ha chiamato in causa oltre mille bambini, ragazzi, donne e uomini con disabilità; ha creato sinergia tra oltre duecento organizzazioni di varia natura (cooperative ed associazioni di volontariato, di genitori, sportive e culturali), dalle aziende (oltre 50 coinvolte) alle amministrazioni comunali, uscendo dai propri confini e imparando a riconoscere le competenze e le risorse di ciascuno.
TikiTaka si costruisce su due azioni fondamentali. La prima trova la sua concretizzazione nei tavoli tematici provinciali: Di casa in casa, per costruire nuove forme di abitare più vicine alle esigenze delle persone con disabilità a partire dalla legge 112 sul dopo di noi (18 i progetti avviati); Il lavoro abilita l’uomo promuove l’inclusione in ambito produttivo attraverso tirocini finalizzati all’inclusione sociale (oltre 200 i tirocini avviati e 17 le assunzioni a tempo indeterminato) e percorsi di cittadinanza attiva; Tutti in campo affronta tematiche e progettualità legate allo sport integrato: oltre 20 squadre e discipline sono state avviate; SperimentARSI fa dell’arte e della cultura (dalla musica al teatro, dall’arte alla danza) l’occasione di incontro e di integrazione; Intrecci di cura si occupa, infine, di minori e giovani. La seconda azione portante è Una via per la città: un progetto di rete, relazione e radicamento sui territori, attivato in 12 comuni della provincia Monza Brianza.
Mi colma di stupore e soddisfazione vedere oggi realizzato un lavoro che punta sul coinvolgimento dei destinatari – persone con disabilità e loro famiglie; minori e giovani – nella convinzione che insieme sia possibile costruire e vivere una comunità più bella per tutte e per tutti.
Mettersi in ascolto e collaborazione con gli altri ha reso possibile costruire quel che da soli non potremmo immaginare e ha reso le nostre comunità più alla portata di ciascuno. Ascolto e diffusione che promuoviamo su progettotikitaka.com grazie ai «Quaderni di TikiTaka» (fascicoli che affrontano le diverse tematiche della rete), format radiofonici (con Radio Binario 7) come Terzo Binario (racconti, testimonianze e approfondimenti in onda il lunedì alle 17.30 da settembre a giugno in collaborazione con Fondazione della Comunità di Monza e Brianza) e 40° Minuto, dedicato allo sport integrato; e i Tikitok, brevi video descrittivi di azioni e progetti.
È questo, credo, il valore di una Rete che non vuole strutturarsi in meccanismi rigidi e precostituiti, ma che intende piuttosto aprire porte e confini, creare collegamenti, favorire partecipazione, promuovere la forza di una strategia condivisa e di una visione verso il futuro in cui sia possibile sognare, sperare, desiderare.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 159, 2022
SOMMARIO
Editoriale
Pagine bianche di Cristina Tersigni
Focus: A che gioco giochiamo
Tempo di vacanze e divertimento di Emanuele Bertolini, Matteo Cinti, Arianna Floris, Tea Mazzarotto e Cristina Tersigni
Intervista
Produzioni fuori dal comune di Cristina Tersigni
Testimonianza
TikiTaka di Giovanni Vergani
Dall'archivio
Andiamo a giocare! di Tea Mazzorotto
Giocare vuol dire diventare attivo di Marie-Claude Chivot
Associazioni
La rivoluzione del coltello di Cristina Tersigni
Fede e Luce
Festa al Quirinale di Gabriella Buongiorno, Fabio Bronzini, Giovanni Grossi e Giorgia Landucci
Dialogo aperto
Libri
Ognuno ride a modo suo di Valentina Perniciaro
Giuditta e l'orecchio del diavolo di Francesco D'Adamo
Il silenzio del mondo di Tommaso Avati
Perché non lo portate a Lourdes? di Lorenzo Amurri
Diari
Questa cosa non mi piace per niente di Benedetta Mattei
Non perdo mai un incontro di Giovanni Grossi
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