«È difficile spiegare a parole cos’è l’autismo. A volte il modo migliore per capire una cosa è sporcarsi le mani… E allora gira pagina, ti aspetta un mese pieno di sfide!». Il libro spinge ad agire, partendo da uno splendido excursus sulla neurodiversità, nella consapevolezza che una buona comunicazione aiuti a comprendere e ossigeni l’empatia.

30 giorni per mettersi nei panni di una persona con autismo, confrontarsi con le sfide quotidiane, ma anche capirne peculiarità e risorse, cominciando dal chiedersi come lei veda il mondo: se andando a scuola tutto cominciasse a smontarsi a pezzi, per terra un pezzetto di semaforo, una briciola di nuvola e il vigile a cui ci rivolgiamo sembrasse un dipinto di Picasso? Cosa accadrebbe se all’improvviso la nostra faccia svanisse da tutte le fotografie?

Domande su cui riflettere, giocando, attraverso attività da svolgere in gruppo o singolarmente. Un libro di grande apertura mentale per crescere fiduciosi: «A volte per oltrepassare i muri che ci dividono dagli altri, è sufficiente una buona dose di empatia, non occorre mica essere spettri».

Tercon - Mia sorella mi rompe le balle

30 giorni per capire l’autismo

Autore: Mélanie Babe, Marine Baroukh e Charline Dunan
A cura di: Enza Crivelli
Illustrazioni: Andrea Q
Traduzione: Lorenza Pozzi
Editore: Uovonero
Pubblicato: Pagine: 160
Prezzo: 16€
ISBN: 978-8896918906

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 157, 2021

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30 giorni per capire l’autismo – Recensione ultima modifica: 2022-06-06T10:32:39+00:00 da Nicla Bettazzi

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