Mettetevi in contatto con noi!

Mi chiamo Paola e faccio parte della comunità di Milano-Centro, a San Giuseppe della Pace, da anni. È un gruppo di amici meraviglioso, me ne sono resa particolarmente conto durante la Messa, in occasione della festa di inizio anno che si è svolta ad ottobre, alla parrocchia di S.Giuseppe della Pace a Milano, una comunità di gente “normale”, senza particolari problemi, che guardava con stupore la nostra allegria. Durante la predica siamo stati paragonati ad un faro che con il suo esempio trascina la comunità. Tanti quando sentono il nome del gruppo ci chiedono cosa facciamo, se del volontariato o delle raccolte di fondi. Noi rispondiamo semplicemente «stiamo insieme, ci sosteniamo l’un l’altro con amore nel nome di Dio e secondo l’esempio di Cristo»: quasi tutti fra noi hanno problemi di salute, ma ognuno fa qualcosa per l’altro, nei limiti delle proprie possibilità! Ci basta condividere un pranzo in compagnia per farci sentire più sereni, per farci sopportare le difficoltà… vieni e vedi!

Paola Spinazzola

Fede e Luce

Una mia ex compagna di scuola dell’Alberghiero a Potenza, Chiara Albano, mi ha mandato questa poesia dopo aver sentito i racconti della mia vita qui a Roma, soprattutto a Fede e Luce. La condivido con gioia visto che rispecchia il mio desiderio di coinvolgere sempre nuovi amici!

Fede e Luce
è il sogno che a nuova vita
ti conduce.
Fede come speranza,
luce come speranza.
La speranza è quell’essenza
che non t’abbandona mai.
Fede e luce ha bisogno
di una mano in più,
seguila anche tu!

Antonietta Pantone

Belli tutti

Sto fuori all’Agrario. Maurizio è con i compagni, in attesa di entrare. Lui è sempre sorridente, ma oggi a tratti ha un sorriso più teso. È molto coinvolto emotivamente, e questo mi fa molta tenerezza ma anche molto orgoglio, perché denota piena consapevolezza da parte sua dell’importanza del momento, e per noi non era così scontato. Sono veramente emozionato anche io, come se stessi vivendo un dejavu di tanti anni fa. Ora Maurizio sta entrando nell’istituto con i suoi compagni, tutti sorridenti, tutti che stanno in qualche modo “godendo” appieno di questo grande momento di passaggio. Tesi ma belli, emozionati ma vivi, preoccupati ma molto coesi tra di loro, si fanno coraggio, si sfottono, scherzano con Fabio, l’insegnante di sostegno di Maurizio. Sono BELLI TUTTI. Venditti ha giustamente scritto la bellissima canzone “Notte prima degli esami”. Io sto vivendo una meravigliosa “Mattinata degli esami” e ho il cuore travolto da tante emozioni: miei ricordi indelebili, le bellissime facce delle compagne e dei compagni di Maurizio, le sue emozioni, un ciclo che finisce e l’incognita per il dopo… e ora l’attesa.

Orali. Maurizio ha ripassato tanto questi giorni, fino a stamattina. L’orale è previsto per le 12. È sempre teso, ma mi pare meno nervoso degli altri giorni, forse perché il momento è arrivato e mi chiede conferma di cosa faremo dopo gli esami (evento sportivo alle 18; poi cena di fine anno con Fede e Luce, cui tiene tantissimo). Arriviamo a scuola in contemporanea con Sabine, che è venuta a vederlo e ad attenderci ci sono Sara (anche lei per vederlo) e Fabio, l’insegnante di sostegno di questi lunghi e bellissimi anni. Lui sembra ancora abbastanza sicuro ma, salite le scale la sorpresa emozionante che lo fa quasi vacillare : ad attenderlo e a incoraggiarlo ci sono 2/3 professori e sei compagni di classe : Giorgia, Christian, Francesco, Alessandro, Valerio e Iacopo (mi pare). Io mi commuovo, non me l’aspettavo, anche se avrei dovuto, perché la sua classe è composta da bravissimi ragazzi. Maurizio è felice e imbarazzato, infatti assume le pose tipiche di questi momenti: sorride ma distoglie lo sguardo, guarda in basso…. lo abbracerei! Qualche battuta e ci fanno entrare. Maurizio, col suo solito sorriso, saluta e stringe la mano a tutta la commissione schierata : è subito empatia, l’ha già conquistata! Manca il componente interno e, nell’attesa, la commissione carinissima, per metterlo a suo agio, gli fa qualche domanda sulle prossime vacanze e su che squadra tifa. Alla risposta: Roma, la Presidente dice “Promosso”. Poi iniziano a parlare di film e Maurizio, ovviamente, sfodera il suo “cavallo di battaglia” e si sblocca completamente. Arriva finalmente il membro interno e si può iniziare…. Maurizio VA ALLA GRANDE sempre sorridente, dirigendo e quasi sfottendo l’insegnante di sostegno che fa andare avanti il Powerpoint preparato e interagendo con sicurezza con la Commissione. Poi finisce e parte il MEGAPPLAUSO. Ci si abbraccia, si stringono le mani, qualche compagno dice “come faremo senza Mauri….”. Scendiamo giù e faccio questa foto a Maurizio con i suoi compagni. Sono felice col magone, fiero e triste, soddisfatto e impaurito per il futuro, ma consapevole di avere un figlio grandissimo e una meravigliosa famiglia. Come dice Roberto Benigni “La vita è bella”!

Paolo Catapano

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 147, 2019

SOMMARIO

Editoriale
Chi cura le anime? di Cristina Tersigni

Focus: Spiritualità e disabilità
La Chiesa ci accoglie davvero? di Giulia Galeotti
Uno dei tanti di Roberto Brandinelli
Ma stai pensando a me? di Sergio Sciascia
Una dedica che andrebbe cambiata di Gianni Marmorini
Per una teologia meno disabilitante di Luca Badetti

Intervista
Lucrezia e il Marco di ieri e di oggi di Giulia Galeotti

Testimonianze
L'alfabeto che manca di Serena Sillitto

Dall'archivio
Cosa dirvi di più? di Stéphane Desmandez

Associazioni
Catalogo di prelibatezze di Enrica Riera

Fede e Luce
A metà tra un conclave e una seduta di autocoscienza di Serena Sillitto

Spettacoli
Il cantiere delle buone notizie di Alessandra Moraca

Rubriche
Dialogo Aperto n. 147
Vita Fede e Luce n. 147

Libri
La tua vita e la mia di Majgull Axelsson
Questa è bella! La storia di Rospella di Anna Sarfatti
Per tutti persone di Azione Cattolica Ragazzi
Amore caro di Clara Sereni

Diari
Sempre di Benedetta Mattei
Ogni tanto dobbiamo svagarci di Giovanni Grossi

Dialogo Aperto n. 147 ultima modifica: 2019-11-30T10:25:25+00:00 da Redazione

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