Nel libro Mai più soli ricordo il mio primo incontro con Mariangela a Roma, dopo il suo determinante pellegrinaggio a Lourdes. Rimasi subito conquistata dalla sua personalità, tanto da proporle di diventare responsabile di Fede Luce in Italia.
“La prima decisione che prendemmo a Roma fu scegliere un responsabile di Fede e Luce per l’Italia, che doveva occuparsi anche dell’organizzazione del pellegrinaggio (a Roma in occasione dell’Anno Santo,n.d.r.).

A febbraio del 1974, Jean Vanier ed io fummo invitati a pranzo da suor Ida Maria, che desiderava presentarci il suo gruppo di volontari e altri amici. Quel giorno dovevamo assolutamente indicare un coordinatore nazionale. Il caso volle che la mia vicina di tavola fosse una certa Mariangela, invitata all’ultimo minuto dalla suora.

Era la giovane madre di una bimba, Maria Francesca, detta Chicca, gravemente disabile […] A Lourdes aveva ricevuto il ‘piccolo grande miracolo’, come lo chiamava il marito, di scoprire la bellezza nascosta di sua figlia). Alla fine del pranzo, conquistata dalla sua personalità, chiesi subito a suor Ida Maria perché non mi avesse parlato prima di lei, come di una possibile coordinatrice. ‘In effetti, sarebbe la persona adatta, mi rispose la suora, ma è impossibile che accetti. È già oberata di impegni, ha altri due figli, uno dei quali ha appena quattro mesi’. Jean, che ci aveva raggiunto, le chiese: ‘Mi autorizza a parlarle?’, ‘Certo, ne sarà lusingata, ma non ci speri troppo’, rispose suor Ida.

Dopo aver conversato a lungo con Jean, Mariangela scoppiò a ridere e disse: ‘Jean ha smantellato tutte le sue obiezioni. Alla fine mi arrendo. Insomma, ci proverò! È una pura follia, ma devo riconoscere che fin’ora Dio mi ha sempre dato, giorno per giorno, una goccia alla volta, la grazia di cui avevo bisogno e che Fede e Luce è diventata una luce di speranza nella mia vita e in quella della mia famiglia’.

Da quel giorno, Mariangela, con l’aiuto di suo marito e il sostegno di suor Ida Maria, dei volontari e di molti altri, ha svolto due incarichi: sviluppare Fede e Luce in Italia e guidare l’équipe incaricata di organizzare il pellegrinaggio. In breve tempo, a Roma si costituirono quattro gruppi, che si riunivano una volta al mese, in uno spirito di gioia e di amicizia. Ogni gruppo si occupava di un aspetto particolare del pellegrinaggio. Nel frattempo, Mariangela stimolava la nascita di nuove comunità, a Vercelli, Milano, Cuneo, Parma, e Abano.

In seguito è riuscita a diffondere Fede e Luce anche in altri paesi dell’Europa meridionale, come avevano previsto suor Ida Maria e padre Renzo.”

(da “Mai più soli” di Marie Héléne Mathieu, pagg. 145-146)

“Mariangela guarda la sua bambina ferita. Mai ci aveva riflettuto, ma improvvisamente riconosce in Chicca il volto di Gesù vivente. La bambina diventa presenza di Dio, sorgente di vita, come una porta di entrata nel regno di Dio, il regno delle Beatitudini.
E’ nella festa della Visitazione, la festa del Magnificat della Vergine Maria, che è stata celebrata la messa per le esequie di Mariangela. Sicuramente è stata accolta in cielo da Chicca, in un incontro inimmaginabile dove entrambe hanno trasalito di gioia.”

Marie Hélène Mathieu, O&L n.200

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.128

Ci proverò! ultima modifica: 2014-12-15T11:59:23+00:00 da Marie Hélène Mathieu

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.