Fine giugno, mini-campo di Fede e Luce: una dodicenne con sindrome di Down frequenta la comunità senza i genitori, potendo lì godere di uno spazio di amicizia, autonomo e protetto, oltre la famiglia. Mamma e papà arrivano però una sera, visto che proprio in quei giorni la ragazzina compie gli anni. In cerchio, finalmente tutti riuniti per le chiacchiere e i giochi della sera, la sua voce però si alza, forte e decisa, e reclama vivace, «Dovevate restare a casa!».

Domenica di luglio in provincia. Alla messa parrocchiale un bambino con autismo accompagnato da mamma e nonna ha un momento difficile verso la fine della celebrazione e comincia a gridare e piangere. Tra i presenti, la voce di uno dei fedeli invita la mamma a portarlo fuori, che disturba la preghiera degli altri… Chi racconta – un amico di FL che va spesso a quella messa accompagnato da adulti con disabilità – dice che la persona in questione è normalmente accogliente e gentile con loro ma che non comprende, probabilmente per l’età, cosa significhi esseri autistici. Ok, capiamo. Purtroppo, altre voci si uniscono alla sua e nonostante la mamma, a quel punto piangendo, dica che nessuno può dirle che non può star lì a pregare e nonostante il parroco inviti tutti a rimanere alla fine della celebrazione per parlarne insieme, in troppi fuori commentano che non è il caso che un bambino così partecipi alla messa. L’amico ascolta poi, con forza e determinazione, interviene nel capannello mormorante e giudicante, spiegando che quella croce silenziosa sotto la quale si ritrovano a pregare, da qualche parte, vicino a noi e dentro di noi, vive e grida e la dobbiamo imparare a vedere, riconoscere e ascoltare.
Due situazioni agli antipodi, una sola necessità: AMICI, che ti conoscano e ti vogliano bene oltre quello che appari.

Abbiamo ancora dubbi, su come riempire le nostre pagine, a cosa serva ancora FL, cosa può fare la presenza – o l’assenza – di un amico nella vita? La copertina stavolta è vostra, cari lettori, riempitela e coloratela con i vostri desideri, sogni e speranze di amicizia.

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 159, 2022

Copertina_OeL_159_2022

SOMMARIO

Editoriale
Pagine bianche di Cristina Tersigni

Focus: A che gioco giochiamo
Tempo di vacanze e divertimento di Emanuele Bertolini, Matteo Cinti, Arianna Floris, Tea Mazzarotto e Cristina Tersigni

Intervista
Produzioni fuori dal comune di Cristina Tersigni

Testimonianza
TikiTaka di Giovanni Vergani

Dall’archivio
Andiamo a giocare! di Tea Mazzorotto
Giocare vuol dire diventare attivo di Marie-Claude Chivot

Associazioni
La rivoluzione del coltello di Cristina Tersigni

Fede e Luce
Festa al Quirinale di Gabriella Buongiorno, Fabio Bronzini, Giovanni Grossi e Giorgia Landucci

Dialogo aperto

Libri
Ognuno ride a modo suo di Valentina Perniciaro
Giuditta e l’orecchio del diavolo di Francesco D’Adamo
Il silenzio del mondo di Tommaso Avati
Perché non lo portate a Lourdes? di Lorenzo Amurri

Diari
Questa cosa non mi piace per niente di Benedetta Mattei
Non perdo mai un incontro di Giovanni Grossi

La newsletter

Ogni mese inviamo una newsletter
Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.
Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Pagine bianche ultima modifica: 2022-10-05T13:24:49+00:00 da Cristina Tersigni

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.