Sono un piccolo esercito di guardie del corpo, fedeli e attente, scrupolose e guardinghe, con divisa d’ordinanza che può variare in una gamma che va dai jeans maglietta e scarpe da tennis, alla gonna longuette camicetta e scarpe con mezzo tacco giudizioso, a seconda dei gusti personali e della situazione ambientale.

Sono dotate di un borsone carico di generi vari: dalle bottiglie d’acqua ai tovaglioli, dai biberon ai sonaglini, dalle merendine alle macchinette, dalle pentoline ai piccoli mostri in plastica con nomi assurdi che cambiano continuamente e che loro non riescono a memorizzare. Affollano gli ingressi delle scuole elementari, materne e degli asili nido, delle piscine e delle palestre (pur non praticando nessuno sport), percorrono avanti e indietro i viali e gli spiazzi dei giochi nei parchi pubblici e nei giardinetti di quartiere.

Le persone loro affidate hanno pochi mesi o pochi anni e, solo raramente, superano i dieci anni. Lavorano senza stipendio e senza orario ma in compenso con una cura quasi maniacale ed un affetto spropositatoche spesso è loro rimproverato per gli affidati. Sono tutte appartenenti alla fascia di mezza età e oltre, anche se i sorrisi, le coccole, il movimento e il lavoro dei parrucchieri le fanno sembrare molto più giovani. Stiamo naturalmente parlando delle NONNE! Importanti di questi tempi come non mai, anzi indispensabili, nelle grandi città e nei paesi, in Italia ma anche in Europa e nel mondo intero.

Cosa resta da dire? Che non hanno rivendicazioni sindacali da portare avanti, non fanno scioperi ma a volte, in Italia, in Europa e in ogni luogo, tra di loro borbottano un po’. E dicono suppergiù quanto segue “il fatto è che… questi genitori li viziano troppo”,… oppure che “non ci sono mai”, …oppure che “li viziano troppo perché non ci sono mai;” e che “questi bambini hanno troppi impegni e si stancano assai”… o che “ ‘ste creature invece di studiare…troppo computer, troppa televisione e tutte le altre diavolerie che io neanche le so usare…ma loro…dei diavoli sono…” Ecco le cose che si dicono le nonne tra loro e che nessuno ascolta ma che corrispondono come tutti sanno a sacrosante verità.

Ogni tanto qualcuna si lamenta anche un po’ ”perché l’impegno è grande e le forze sono quelle che sono… e alla sera sono stanca morta…” Ma altre nonne, più grandi, che hanno già cresciuto altri nipoti tacciono perché sanno in cuor loro che gli anni davvero passano e passano in fretta e che presto gli adorati nipoti avranno meno bisogno di loro… e poi ancora meno… fino a quando, fattisi grandi, si faranno vedere solo di rado e allora le nonne e i nonni, che da sempre fanno da scorta autorevole e brontolante, cominceranno ad invecchiare davvero.

Pennablù

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.112

Guardie del corpo ultima modifica: 2010-12-03T16:55:12+00:00 da Pennablù

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