Unire due generazioni. Il principio è semplice: mettere in relazione una persona anziana (che dispone di una camera libera) che ha bisogno di compagnia durante la notte e/o di un piccolo aiuto, con uno/a studente/ssa alla ricerca di un alloggio gratuito, o con un modesto affitto.
È una buona formula che permette di tranquillizzare i familiari della persona anziana, sapendo che qualcuno sorveglia il loro congiunto e inoltre una presenza giovane e sorridente può aiutare a far passare qualche momento triste.

Frequentare corsi dell’Università della terza età. Molti corsi sono veramente accessibili a tutti anche a chi ha studiato poco, non bisogna lasciarsi impressionare dalla parola Università

Unire tre generazioni. Il principio è simile al precedente, ma considera la possibilità che la persona giovane sia una ragazza madre, sola che ha bisogno di una casa e di un lavoro. Spesso ci sono persone anziane che vivono in case anche troppo grandi per una persona sola, case ormai silenziose e talvolta tristi. Perché non rallegrarle coryla presenza di una giovane mamma che può prendersi cura della casa ed essere vicina alla persona anziana con affetto filiale? La casa presto si popolerà di voci, di suoni e di sorrisi di bambino… di un nipotino.

Se si è ancora in forze per uscire, ci si può rivolgere in Parrocchia per aderire a qualche gruppo (Caritas, gruppi anziani…) che tra le varie attività comprenda la visita al amichevole ad anziani che non hanno la possibilità di uscire di casa. Lo scopo nor sarà quello di svolgere un servizio, ma d instaurare una relazione amichevole, d reciproco scambio, fatta anche solo di un chiacchierata davanti ad una tazzina di caffé.

  • Partecipare a viaggi o gite organizzate, pellegrinaggi o anche visite guidate nella propria città.
  • Partecipare a gruppi di preghiera
  • Frequentare Centri anziani

“Superare la diffidenza, aprire la propria casa o uscirne, specie quando si rimane soli, consente di scoprire nuove amicizie o di rispolverarne delle vecchie. Attraverso gesti o azioni talvolta anche molto semplici, ma spesso interessanti e piacevoli, si fa del bene a se stessi ed agli altri e si mantengono attivi lo spirito ed il corpo.”

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.112

Per rompere la solitudine ultima modifica: 2010-12-03T17:30:12+00:00 da Redazione

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