L’autrice è americana, laureata in neuropsichiatria; ha dedicato la | vita allo studio della depressione, del morbo di Parkinson e a quello . di Alzheimer.

In questo suo primo romanzo, commovente e delicato, ma pieno di realismo, racconta la storia di Alice, professoressa di scienze psicologiche all’università, sposata con un professore di chimica, con tre figli. | Alle prime perdite della memoria, ai primi smarrimenti per le strade co°. nosciute, alle prime parole che non vengono durante una conferenza… via via fino allo sgretolamento della sua ricca personalità, alla consapevolezza della malattia di Alzheimer, Alice reagisce con enorme coraggio e determinazione.

Una delle pagine più suggestive del libro è la conferenza che tiene di fronte ad una sala gremita di colleghi e di studenti (compresi i trepidanti marito e figli) per spiegare quello che le sta succedendo.

“…spero di fornire qualche indicazione su cosa significhi convivere con questa malattia. Presto, pur sapendo cosa si prova, non sarò più in grado di raccontarvelo… Non cancellateci dalla vostra vita… non spaventatevi… aiutateci…”

Un romanzo da leggere per saperne di più e smettere di dire scherzando e con superficialità: “Mi dimentico tutto, sto per avere l’Alzheimer”. Coraggio, ne uscirete cambiati.

M. B., 2010

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.112

Perdersi – Recensione ultima modifica: 2010-12-03T16:55:12+00:00 da Redazione

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.