1. Come si può formare una comunità Fede e Luce?
Alcune persone (genitore di figlio con handicap mentale, qualche amico/a, un sacerdote o seminarista…) armate di buona volontà e determinazione, ne invitano altre (suscettibili di essere interessate) per un incontro (in una famiglia, in parrocchia, soprattutto se si ha l’appoggio del parroco, o in altro luogo…).
In questo primo incontro si parlerà dello scopo che ci si prefigge: perché incontrarsi, fare conoscenza, esprimere i propri desideri e bisogni, dare le proprie disponibilità di tempo, esprimere le proprie capacità…; si farà un po’ di festa (giochi, merenda, canti, preghiera…); ci si darà un nuovo appunta¬ mento.
Poi, da cosa nasce cosa.
Chi vuole iniziare una comunità, sarà facilitato se si metterà in contatto con i membri o i responsabili di una comunità vicina, se frequenterà per un certo periodo gli incontri di quella comunità, oppure se si rivolgerà alla segreteria nazionale che fornirà aiuto e testi per conoscerne lo spirito e l’organizzazione (carta e costituzione).

2. Come vive finanziariamente Fede e Luce?
Una comunità non ha bisogno di molto denaro. I membri si dividono fra loro le spese per gli incontri o per le altre attività.
Il movimento, sia sul piano nazionale che internazionale, ha bisogno di fondi per assicurare la formazione dei responsabili, per la segreteria, il telefono, i viaggi delle persone che vanno a sostenere le comunità nascenti, per un grande incontro ecc.
Per queste spese, si fa appello alle comunità che danno prova di generosità e di inventiva (vendita oggetti, recite, vendita di dolci, ecc.).

3. Che legame c’è fra Fede e Luce e la rivista Ombre e Luci?
All’inizio di Fede e Luce (1974) esisteva un giornalino che legava fra loro le comunità d’Italia (« Insieme »). Era ciclostilato e raccontava la vita e le iniziative delle comunità.
Nel 1983 si è pensato di trasformare questo « bollettino » nella rivista « Ombre e Luci » che si avvale anche dei testi (tradotti) della rivista «Ombres et Lumière» diretta da Marie Hélène Mathieu (segretaria generale dell’O.C.H. — Office Chrétien Handicapés — fondatrice e coordinatrice internazionale di Fede e Luce insieme a Jean Vanier). « Ombre e Luci » non si rivolge solo ai membri di Fede e Luce, ma vuole comunicare informazioni, pedagogia, esperienze, testimonianze sull’handicap, alla luce dell’ispirazione evangelica.

4. Qual è il posto delle persone con handicap fisico o sensoriale in FL?
Fede e Luce è sorta per costituire comunità intorno alle persone con handicap mentale.
Le persone con handicap fisico o sensoriale, che desiderano creare legami d’amicizia con i genitori e persone con handicap mentale, trovano posto come « amici » nelle comunità Fede e Luce.

5. Nelle Comunità si accolgono persone che presentano turbe del comportamento o malati mentali?
L’attenzione, l’accoglienza e l’atmosfera offerte nelle comunità Fede e Luce possono attirare persone disturbate nel comportamento. In linea generale queste persone hanno bisogno di un accompagnamento più competente di quello che si può trovare a Fede e Luce. Qualche volta, l’équipe di coordinamento di una comunità dovrà escludere qualcuno, riconoscendo i limiti dell’accoglienza che può dare, dovuti alla gravità del comportamento, vegliando sulla serenità del gruppo.

6. Quali sono i legami di Fede e Luce con l’Arca?
L’ispirazione di Fede e Luce è molto simile a quella dell’Arca (ambedue sono state ispirate da Jean Vanier). Ma le finalità e i mezzi sono diversi: se entrambe si dedicano all’accoglienza delle persone con handicap mentale, FL suscita comunità di incontro, l’Arca, comunità di vita a tempo pieno.

Domande e risposte su Fede e Luce ultima modifica: 1990-09-26T08:28:24+00:00 da Redazione

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