Cuneo

Ci siamo incontrati domenica 6 febbraio nei locali della Colonia di S.Antonio per festeggiare, in unione con gli altri gruppi di Fede e Luce del mondo, la festa della Luce.
Volevamo preparare qualcosa di particolare, ma presi dall’impegno di preparare l’incontro del 19-20 marzo, non abbiamo combinato nulla e ci siamo limitati a ricordare tutti gli altri nella preghiera dei fedeli.
Ci siamo trovati dapprima in un ampio salone dove abbiamo fatto dei giochi e abbiamo provato i canti per la messa.
Fino alla volta scorsa eravamo soliti celebrare la messa nello stesso luogo dove facevamo i giochi e la merenda. Questa volta invece abbiamo colto l’occasione di avere a disposizione la cappella dell’Istituto che ci ospitava e lì vi abbiamo fatto la messa.
Il tutto è terminato con molta allegria ed una abbondante merenda.
Il prossimo incontro è fissato per mercoledì 23 per definire gli ultimi dettagli dell’incontro di S. Giuseppe.

Mimmo Iolanda Liliosa

Roma – L’Unione fa la festa!

Il 6 febbraio, come in tanti posti in Italia e all’estero, abbiamo avuto la nostra festa della Luce, ed eravamo devvero un numero enorme!
“Come faremo per mangiare? Entreremo tutti in chiesa e a teatro?”
C’erano poi visi nuovi, un po’ smarriti e meravigliati della bolgia; un nutrito gruppo di bambini che sprizzavano energia da tutti i pori; mamme che si salutavano dopo tanto tempo
(a Roma le comunicazioni sono più difficili che tra città lontane!); tanti papà venuti a festeggiare con noi e darci il loro valido aiuto; giovani che correvano per organizzare gli ultimi particolari; piccoli gruppetti che cantavano o che provavano le scenette per il pomeriggio…

Ovunque tutti avevano l’aria indaffarata, ma allo stesso tempo gioiosa: sarà stato il tempo, una giornata fredda, ma bellissima, il posto accogliente, o anche l’aver lasciato a casa le nostre preoccupazioni e le nostre tristezze; eravamo liberi e disposti a utilizzare in pieno questa giornata; e fermamente intenzionati a far sì che la festa fosse realmente “nostra”, di tutti gli amici, vecchi e nuovi, grandi e piccoli.

La giornata era organizzata infatti in modo che durante la mattina vari gruppi preparassero quello che avremmo
vissuto poi nel pomeriggio: un validissimo gruppo di cucina si dava da fare tra patate, spezzatino e pastasciutta per più di 300 persone: “Chi mi dà il coltello? Io travaso il vino! Avete finito con queste patate?”, e ci hanno poi servito in perfetto orario un pranzo squisito.

Un altro gruppo si dava da fare per addobbare le sala da pranzo, agli ordini di Nicole che, spenzolando da una scala, attaccava festoni e fiori di mimosa: basta un po’ di fantasia e di amore per “fare belle tutte le cose”.

Altri hanno preparato la messa: un gruppo pensava ai canti, sostenuto dall’unione dei nostri “strumentisti”: chitarre, l’organo, un violino, un flauto; sul sagrato, un gruppo si dedicava alla “processione” della luce: avevamo una ventina di grossi ceri con nastri colorati legati intorno; intorno ai più piccoli tra noi che sostenevano il cero, ci riunivamo tenendo ognuno un nastro: Michel accendeva il cero, simbolo di una luce che si accendeva nei nostri cuori; entravamo poi in chiesa cantando. Ognuno ha partecipato a questo ingresso solenne nella casa del Signore; eravamo tutti uguali e tutti ornati a festa con quei nastri multicolori.

Un altro gruppo infine si dava da fare nel teatro: le luci, le scenette, i costumi di carta crespa da ultimare, le prove sul palcoscenico.

Poi, dopo la pausa del pranzo, terminato con gioia di tutti con tante torte offerte da Carlo, che ha festeggiato con noi il compleanno, ci siamo tutti spostati al teatro come spettatori e attori; infatti ogni gruppo aveva preparato alcuni sketch o canzoni o danze, e c’è stato un gran applaudire per ogni numero presentato. Tale era la gioia e l’eccitazione che i poveri presentatori erano senza voce al termine dello spettacolo!

Un gran falò ci ha riuniti al termine della giornata: abbiamo ancora cantato e fatto danze e girotondo, formando un cerchio enorme; e abbiamo poi ammirato e salutato con applausi a non finire i fuochi d’artificio e le girandole che schizzavano nel cielo ormai buio.

Infine il gruppo piano piano si è dissolto: qualcuno si tratteneva, attratto dal fascino del fuoco; a piccoli gruppi siamo rientrati a casa, stanchi, con le orecchie ancora piene di canti e gli occhi ancora sberluccicenti.

Avevamo un po’ questo viso…

Valeria , 1977


Cuneo

Dopo l’esperienza della festa di Natale che ci ha visti numerosi ed uniti, ci è balenata l’idea, già suggerita in precedenza, rc qui a Cuneo gli amici di tutta Italia.
Detto fatto non è restato altro da fare che rimboccarci le maniche e dividerci i compiti. Tra molte idee brillanti, discussioni, papiri, colla e carta colorata è giunto il giorno dell’incontro: 13 Marzo.

Roma e Milano sono arrivati puntualissimi in stazione, mentre Parma, altrettanto puntuale, ci ha raggiunti col pulmino.
Fin dal primo giorno, per sentirci più uniti, abbiamo cercato di consumare i pasti principali tutti insieme.
Nel pomeriggio di sabato dopo le prime presentazioni individuali e di gruppo si sono affrontati gli argomenti di discussione. Abbiamo analizzato alcune proposte e notato le difficoltà di ognuno. Anche se le soluzioni sono sempre difficili da trovare, il solo parlare insieme incoraggia a continuare ed a superare i contrasti.
In seguito, dopo la pausa per il tè, il gruppo dei genitori si è trovato per discutere, mentre i giovani hanno affrontato, a parte, alcuni problemi che riguardano la loro collaborazione nell’ambito di un gruppo Fede e Luce.

I problemi sintetizzati sono questi:

  • Come porsi nei loro confronti?
  • Quali rapporti abbiamo tra noi giovani?
  • Troviamo aiuto nella Fede o è la speranza che ci aiuta a continuare?

Mentre i genitori dal loro canto, hanno esaminato il loro ruolo e l’avvenire dei loro figli.

Dopo la cena, ci siamo raccolti per la veglia in parte preparata e in parte spontanea; il silenzio, le luci delle candele hanno creato l’atmosfera caratteristica che ha favorito il raccoglimento. In seguito i canti, le acclamazioni, il battito delle mani hanno aumentato la gioia e la partecipazione di tutti, specie dei più piccoli.
L’allegria della fine serata si è poi trasferita nelle nostre case ove gli ospiti hanno trascorso più o meno comodamente la notte.

Nonostante la pioggia, domenica mattina ci siamo ritrovati quasi all’alba (… le nove!!!) per inaugurare tutti insieme la nostra nuova sede. In seguito ci siamo ritrovati a Stella Mattutina (locali gentilmente offertici per realizzare l’incontro) per riprendere i colloqui interrotti il giorno prima.

L’esperienza caratterizzante della mattina è stata la lettura del Vangelo che ci ha aiutati riscoprirlo ed ha entusiasmato giovani e genitori.
Per l’ora del pranzo, sono giunti – attesissimi – Biella e Vercelli.
Dopo un simpatico scambio di cartoncini-ricordo; nel primo pomeriggio è iniziata la festa.
I giochi, i colori degli addobbi hanno attirato l’attenzione di tutti, specie dei bambini. Peccato che il sole non ci abbia voluto accompagnare…
La messa collettiva è stata al centro del nostro pomeriggio. Anche il Vescovo di Cuneo ha voluto appoggiarci con la sua presenza e la sua parola.
La merenda ci ha visti abbuffarci intorno ai vassoi.

Quando è arrivata l’ora della partenza siamo usciti dal salone per accomiatarci e… sorpresa! La neve ha imbiancato il nostro cortile!
Tra la gioia e l’euforia dei bambini ed il rincrescimento degli adulti ci siamo salutati e… arrivederci a presto!

Gruppo Fede e Luce – Cuneo


Ai gruppi Roma

La S. Messa riprenderà Sabato 7 Maggio e Sabato 4 Giugno sempre nella cappella dell’Istituto Nazareth. via Orazio n° 2 alle 18.30.


Roma

Sabato 19 febbraio a Villa Patrizi abbiamo salutato Padre Michel che è tornato in Francia dopo tre anni di permanenza a Roma, per prendere il suo lavoro in una parrocchia. Come ricordo dei due anni che ha vissuto con noi a Fede e Luce gli abbiamo offerto una tenda. Non solo perché è venuto con noi in campeggio, ma anche come augurio che ritorni di nuovo a piantare la sua tenga in mezzo a noi.
Padre Michel ci ha a sua volta ringraziato dell’amicizia che ha trovato tra noi, di quello che gli abbiamo fatto scoprire a Fede e Luce. In Francia sarà viceparroco in una parrocchia di Pau e ci ha assicurato che la sua porta sarà sempre aperta per noi, per tutte le famiglie con ragazzi in difficoltà.
Pubblichiamo qui una testimonianza di uno dei giovani amici nei suoi riguardi.

Quattro anni fa circa, quando venni a conoscenza del movimento “Fede e Luce”, tramite una signora molto giovane, andai in una riunione che si teneva in una casa privata con moltissimi altri ragazzi, sia come me e sian no e cioè, che avevano avuto già delle esperienze partecipando ad alcune “Feste”

Fu qui che vidi per la prima volta Michel.

All’inizio mi era sembrato una persona normalissima ma poi, dopo aver assistito a varie messe dette da lui e averci parlato, riuscii veramente a scoprire molti valori: una persona veramente in gamba, molto semplice, con una grande voglia di vivere e di aiutare tutte quelle persone che ne avrebbero avuto il bisogno.

Ho potuto confermare dentro di me tutti questi giudizi grazie ad altre occasioni che mi hanno portato vicino a lui: feste a Villa Patrizi, gite, raduni, ed infine al campeggio quest’estate ad Alfedena.

Ora che è partito penso che siamo un po’ tutti tristi iniziando da me fino a tutte quelle persone che lo hanno conosciuto, e più volte lo ricordiamo tra noi e desideriamo che ritorni il più presto possibile.

Nonostante ciò, sono del parere che non bisogna vivere solamente di ricordi passati ma anzi, dobbiamo costruire insieme il nostro futuro iniziando a ringraziare Padre Luis con i suoi amici Robert e Vito e Padre Bogaert che lo hanno sostituito continuando la sua opera meravigliosa, anche loro pieni di entusiasmo; e tutte le altre persone che sia prima che ora ci aiutano ad andare con Fede e verso la Luce del Signore.

Francesca Mancini, 1977

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.13, 1977

Notiziario Fede e Luce n.13 ultima modifica: 1977-06-20T13:10:34+00:00 da Redazione

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