Hai mai incontrato fratello Sole? Hai mai parlato con lui? Sei mai rimasto un po’ di tempo in silenzio con lui come con qualcuno che si ama?

Se un giorno di queste vacanze, quando il sole è al centro della vita, hai un pò di tempo, prova ad osservarlo!

Lo vedrai cominciare il suo lavoro con una carezza alla terra. Quando ancora tutti dormono, lui la sveglia, asciugando le lacrime della notte che la rugiada ha dimenticato qua e là sulle foglie.

Continua la sua opera penetrando furtivo fra le fessure della finestra mal chiusa per svegliare il bambino ancora addormentato e cominciare con lui i primi giochi della giornata. Lui, il grande, il lontano, il lavoratore infaticabile (non deve forse riscaldare tutta la terra?), sa farsi piccolo e docile. Il bambino, con uno specchietto, lo trasporta là dove non potrebbe andare. Eccolo nell’occhio del nonno le cui spalle cariche d’anni si assopiscono e, hop! eccolo sorprendere chi si credeva solo… e hop! nelle lenti del turista, irritato da questo piccolo sole importuno !

Dopo questi giochi mattutini, continua il suo corso rischiarando i volti, scaldando i cuori, offrendo gioia a tutti quelli che incontra.

Lo potremmo chiamare “fratello universale”!
Lui amato da tutti, desiderato da tutti. C’è forse qualcuno che come lui ha saputo dare altrettanta gioia?

Umile, non si irrita se durante la canicola gli uomini gli chiudono la porta sul naso; aspetta il momento in cui, finita la siesta, sarà accolto di nuovo.

Sa bene che la sua presenza è talvolta un pò dura da sopportare. Anche lui ha i suoi limiti e per questo sorride di fronte all’impazienza del lavoratore la cui fronte gronda sudore, Sa, che in fondo al cuore, è preferito della sorella pioggia.

Poi, lentamente; va a dormire dietro la collina e sente ancora il bambino che domanda: “Papà, perché quando va a letto, il Sole si mette il pigiama rosso?”

Con una carezza aveva svegliato le terra; con una carezza la invita al sonno.

Tempo di vacanza, tempo d’estate… Dobbiamo scoprire in noi l’animo del poeta che dorme, l’animo che sa guardare alle cose come a degli amici e che si mette all’unisono del grande Poeta che tutto crea!

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.14, 1977

Editoriale: Vacanze ultima modifica: 1977-09-20T11:15:34+00:00 da Redazione

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