Pino e il fratello Rino nascono a Trieste nella casa del silenzio: mamma e papà sono sordomuti. È una casa poverissima, ma i bambini vi crescono felici. Finché una zia estranea ma benintenzionata si mette in mezzo: tolti ai genitori, i bambini finiscono in collegio. E così compaiono i cattivi: ora Pino e Rino sono due dei trecento ragazzi che vivono «a completa disposizione delle mani e dell’umore degli assistenti», l’infanzia viene strappata via. Esistenze negate, relegate ai margini, quelle nell’Istituto, ma basta che la vita mostri uno spiraglio di umanità, di bello, perché qualcosa riprenda a scorrere. Inizia come una fiaba questo splendido libro di Pino Roveredo, un racconto che si dipana col linguaggio leggero e disarmante dell’infanzia, dove la sensibilità dei vinti ha luce propria e il dolore lancinante del piccolo protagonista non è rimosso, ma ha la vitalità della voglia di futuro.

I ragazzi della via Pascoli
Autore: Pino Roveredo
Editore: Bompiani
Pubblicato: Pagine: 128
Prezzo: 13€
ISBN: 9788830104587
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 155, 2021
SOMMARIO
Editoriale
Sogni per niente speciali di Cristina Tersigni
Focus: Lavoro
Mi sento grande di Silvia Freschi
Dietro le quinte di un'assunzione di Cristina Tersigni
Diario di Efrem lavoratore di Efrem Sardella
Intervista
Quarantadue chilometri tra Bellizzi e New York di Enrica Riera
Testimonianza
Quel regalo immenso chiamato vaccino di Isabella Corsini
Associazioni
Stasera milonga? di Cristina Tersigni
Dall'archivio
Per un lavoro umano di Maria Teresa Cabras
Fede e Luce
Un fiume lungo quanto il Mediterraneo di Liliana Ghiringhelli
Spettacoli
Sentire la fine del mondo di Claudio Cinus
Dialogo Aperto
Libri
E questo è niente di Michele Cecchini
Ragazza Aspy di Agnese Spotorno
I ragazzi della via Pascoli di Pino Roveredo
Frammenti di solitudine di Riccardo Sollini
Diari
Perché il mare non è sempre lo stesso? di Benedetta Mattei
Visita a Roccamonfina di Giovanni Grossi
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