Dai primi numeri usciti da inizio 1974, per quello che familiarmente chiamavamo il “Giornalino di Fede e Luce”, il Bollettino inizia a diffondersi sempre più, aumentano le pagine, gli scritti, le testimonianze. Dalla copertina fatta tutta a mano da Madre Annarella Pantanella, con i testi scritti sempre da lei su carta bianca nel formato a quel tempo più in uso (ovvero il 22 x 33 cm.), ecco comparire per la prima volta una copertina stampata in tipografia, in cartoncino color arancione, con la scritta “Insieme”, il disegno delle persone che si tengono per mano e la scritta “Fede e Luce”, tutto perfettamente a stampa e di color marrone. Anche tutte le pagine interne saranno di una carta color arancione. La copertina era una novità all’epoca!
Ma mentre ancora Madre Pantanella ci allietava con i suoi simpatici disegni stilizzati, la stampa, che ormai era diventata sempre più “industriale” con l’aumento delle pagine e delle copie, il crescente numero di tirature e degli abbonati, si sposta dall’Istituto Nazareth di Via Cola di Rienzo agli uffici parrocchiali della vicinissima Parrocchia di San Gioacchino di Piazza dei Quiriti, sempre nel quartiere Prati.

Infatti, Padre Danilo Bissacco, vice parroco di quella parrocchia che già nel 1973/1974 aveva accolto la prima Comunità di Fede e Luce San Gioacchino, non solo ci mise a disposizione la sua macchina duplicatrice, la famosa Gestetner con stampa a inchiostro ad olio, ma in aggiunta ci fece utilizzare una nuova macchina, una novità per noi… Era dotata di un doppio rullo: da un lato si inseriva il foglio originale appositamente scritto a macchina con disegni, foto e i caratteri “trasferibili” che si utilizzavano allora per fare i titoli degli articoli, mentre dall’altra parte del rullo si inseriva una matrice vergine per la stampa. Il rullo, girando velocemente con delle scintille perforatrici, trasferiva tutto il contenuto dell’originale sulla matrice che poi sarebbe stata inserita nel ciclostile per la stampa (certo che sulle foto, il risultato non era proprio così perfetto e nitido… e ciò era ben visibile. Ma meglio questo che niente!)

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Di tutte queste stampe ci occupavamo io e Guenda Malvezzi. Ricordo ancora quando doveva uscire il Bollettino n° 19, quello di ottobre, novembre e dicembre 1978. Lo abbiamo stampato per tutto il giorno a San Gioacchino, era esattamente il 4 novembre 1978… una data per me un po’ particolare: non solo era il giorno del mio compleanno ma facevo 18 anni! Quel giorno ero diventato maggiorenne e Guenda, per festeggiare e allietare in qualche modo quel momento un po’ particolare, passato praticamente a lavorare tutto il giorno, mi offrì un buon dolcetto… ben gradito!

Ebbene, dopo quel numero il Bollettino cambiò nuovamente copertina. Era il 1979, il cartoncino diventava di color verde e così anche le scritte e i disegni; i fogli interni erano bianchi e il formato del foglio diventava quello più comune in uso, l’A4 (ovvero 21 x 29,7 cm.) . All’interno di alcuni articoli iniziavo anch’io ad inserire alcuni miei disegni che creavo appositamente e così anche per eventi più particolari come i Katimavik, i Pellegrinaggi, i Campeggi, gli incontri di preghiera…

Ma la rivoluzione della stampa da lì a poco arrivò quando il nostro economo, Francesco Gammarelli (il papà di Sabina), si interessò e acquistò una macchina “Offset”, una novità nella stampa all’epoca, e che sarebbe stata finalmente tutta nostra… e veramente tutto cambiò!

Uno spazio pieno di vita, di incontro e sempre “Insieme”

Ritornammo infatti a stampare presso l’Istituto Nazareth, in una stanza al piano mezzanino accanto alla Cappella, allora messa a disposizione dalle Suore e adibita come Segreteria Nazionale di Fede e Luce. Lì, tra l’altro, per alcuni anni mi era stata offerta la possibilità di poter lavorare come Segretario dell’Associazione. In una parte della stanza era stata installata la nuova macchina Offset modello AB Dick, una parte era dedicata agli uffici della Segreteria Nazionale e un’altra parte a salottino, la più grande, dove si svolgevano gli incontri organizzativi con i responsabili, si ricevevano gli ospiti e di sera si svolgevano i magnifici e interessanti incontri di preghiera con gli amici e i sacerdoti… insomma uno spazio pieno di vita, di incontro e sempre “Insieme”!

Ricordo ancora la contentezza e l’entusiasmo di Francesco quando ha annunciato e fatto portare questo nuovo macchinario! Ora veramente eravamo indipendenti su tutto… La qualità di stampa era al top, il massimo che si potesse avere all’epoca: poteva anche cambiare colore. Di lì a poco, nella stampa delle pagine interne venne immesso il doppio colore, il verde per i vari titoli o disegni particolari o altro, mentre il nero per il testo degli scritti (significava doppio lavoro: prima tutto veniva stampato in nero e poi, cambiato colore con i vari liquidi e solventi, ristampato con il verde… un lavoro di precisione, per far combaciare esattamente i due colori).

Francesco Gammarelli portò inoltre un’altra grande novità: la possibilità di poter inserire foto con una macchina che trasferiva la foto originale su una lastra di plastica trasparente. Il risultato era una foto retinata come quelle che osserviamo sui quotidiani stampati. Inoltre acquistò un’altra macchina, la “Vertical”, enorme e alta, con lampade interne, dove fogli stampati, testi e foto retinate venivano impresse su lastre da inserire nella stampante offset… Insomma un metodo un po’ complicato ma che ha prodotto molti bei lavori che ci hanno accompagnato nel corso degli anni!

L’ultimo numero di “Insieme”, il n. 30, uscì nell’edizione di luglio, agosto, settembre 1981… Ma l’avventura e il comunicare lo spirito di Fede e Luce era talmente forte e intenso che non si è fermato lì, e ha continuato ad essere tramandato con vigore e forza attraverso nuove forme. Dalle prime notizie che riguardavano esclusivamente “la vita di Fede e Luce” si è creata una vera e propria Redazione che ha portato ad interessarsi e a comunicare argomenti di interesse sempre più vasto, con esperienze di altre realtà, anche al di fuori di Fede e Luce, testimonianze e argomenti sempre più specifici a cura di genitori, educatori, medici, sacerdoti, amici… e vari, sul mondo dell’handicap!

Con il n. 1 del gennaio, febbraio e marzo 1983, nasce “Ombre e Luci”, Rivista Cristiana delle famiglie e degli amici di persone handicappate e disadattate, diretta sempre da Mariangela Bertolini… Qui inizia un’altra storia: come il Comitato di Redazione allora scrisse su quel numero: “Speriamo che Ombre e Luci porti a tutti un soffio di vento che spazzi via le nubi, che porti il coraggio e la spinta per camminare INSIEME“. Una storia che ancora continua!

Stefano Guarino, 2020

Si continua a crescere Insieme. Anche il Bollettino “Insieme” cresce… e sempre di più! ultima modifica: 2020-06-11T06:35:23+00:00 da Stefano Guarino

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