Novità, conferme, incertezze, rinvii e anche un rilievo non proprio incoraggiante: è quanto emerge dall’ampia analisi condotta dal servizio HandyLex.org sulla Legge di Bilancio per il 2019, pubblicata il 31 dicembre in Gazzetta Ufficiale, rispetto alle varie parti che più direttamente interessano le persone con disabilità e le loro famiglie.

Accenniamo qui alcune conclusioni, partendo proprio dal rilievo finale sul fatto che il Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità (Decreto del Presidente della repubblica del 12 ottobre 2017) è un atto che «nemmeno in questa Legge di Bilancio viene mai richiamato».

Riguardo poi ai contenuti dell’approfondimento, da segnalare innanzitutto la parte dedicata a Reddito e pensione di cittadinanza, provvedimenti che si connettono strettamente con eventuali aumenti delle pensioni di invalidità, il tutto però, come viene sottolineato da HandyLex.org, all’insegna ancora dell’indeterminatezza anche sugli eventuali fondi disponbili.

Da valutare attentamente, quindi, le novità concernenti il mondo della scuola, con il rinvio al 1° settembre prossimo delle modifiche al Decreto Legislativo 66/17 sull’inclusione, mentre risultano sin d’ora vigenti quelle relative al Decreto Legislativo 59/17, sull’arruolamento e la formazione dei docenti.
Su un altro versante, poi, permangono ambiguità sulle funzioni di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale (AEC) degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali.

Un risvolto quasi paradossale viene evidenziato successivamente rispetto alle agevolazioni sulle spese per i cani guida, mentre si guarda con soddisfazione a quello che risulta essere il primo rilievo normativo nazionale per la Carta Europea della Disabilità, tessera di cui anche il nostro giornale si è già occupato in più occasioni, che dovrebbe permettere alle persone con disabilità di accedere a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale, in regime di reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione Europea.

Fondi vecchi e nuovi occupano la parte conclusiva dell’analisi di HandyLex.org, a partire da quello per le Non Autosufficienze, di cui si traccia una rapida cronistoria degli ultimi anni, evidenziando l’aumento da 450 a 550 milioni per gli anni 2019, 2020 e 2021, così come viene sottolineato anche l’incremento del Fondo per le Politiche Sociali, che in parte riguarda pure le persone con disabilità, e la conferma della dotazione del cosiddetto Fondo per il “Dopo di Noi”, derivante dalla Legge 112/16.
Gode di un aumento, inoltre, anche il Fondo per i caregiver familiari («20 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2018-2020, finalizzato a sostenere “gli interventi legislativi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del prestatore di cure familiare”), in un quadro, però, che vede ancora la mancanza di quegli interventi legislativi che il Fondo stesso dovrebbe supportare.

Infine, due nuove voci, vale a dire il Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia (3 milioni per il 2019, 1 milione per il 2020 e 3 milioni per il 2021), per le cui modalità d’impiego, tuttavia, non si prevede di consultare «le associazioni delle persone sorde né l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persona con disabilità». E il Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità, di cui non sono perfettamente chiari i possibili sviluppi, in particolare per ciò che riguarda la concessione dei contrassegni alle persone con disabilità. (S.B.)

Fonte: Superando

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Legge di Bilancio: cosa cambia per le persone con disabilità ultima modifica: 2019-01-08T12:30:34+00:00 da Redazione

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