A seguito del grande successo riscontrato da Wonder, un romanzo che parla della vita scolastica di un bambino dal viso deformato (ne abbiamo parlato nel n.4/2013), R.J. Palacio torna a scrivere di un altro protagonista della scuola Beecher Prep.

Julian è un ragazzino all’apparenza molto duro; per come tratta Auggie è presto etichettato come il bullo della scuola. Dal suo punto di vista però le cose non sono così semplici: scavando in profondità Julian non è tanto diverso da tutti gli altri bambini, si comporta con tale durezza per non lasciare intravedere le sue fragilità.

Una sorta di corazza protettiva che nemmeno (anzi soprattutto) i genitori riescono a schiudere. Il libro di Julian è un’eccellente costola del romanzo madre ma si legge piacevolmente anche non conoscendone gli antefatti, poiché dipinge una storia parallela a Wonder dedicata all’insicurezza dei rapporti interpersonali nell’infanzia, in una dimensione totalmente indipendente.

Matteo Cinti, 2016

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.133

Il libro di Julian – A Wonder Story – Recensione ultima modifica: 2016-03-25T09:00:53+00:00 da Matteo Cinti

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