1971 – Lourdes – Vivere la Pasqua nella Fede e nella Luce
1975 – Roma – La riconciliazione tra la Chiesa e il mondo dell’handicap
1978 – Assisi – Sui passi di San Francesco
1981 – Lourdes – Per dire grazie
1986 – Assisi – Signore fa’ di me uno strumento della tua pace
1991 – Lourdes – Fa’ che siano una cosa sola
1995 – Assisi – Benedetto il Signore che ha visitato e redento il suo popolo
2001 – Lourdes – Venite a bere alla fonte
2005 – Assisi – In cammino per la pace
2011 – Loreto/Paola – Messaggeri della gioia

Questi slogan hanno accompagnato tutti i pellegrinaggi che si sono susseguiti dal 1971 a oggi.

È bello leggere, attraverso essi, come Fede e Luce sia cresciuta, come ci siamo “moltiplicati”, come siamo riusciti, in tutti questi anni, con il nostro semplice “ESSERE”, a portare un messaggio di speranza a chi ne ha bisogno. Non solo alle nostre care famiglie che spesso hanno scoperto che esiste anche una vita fatta di gioia, felicità, condivisione, ma anche per i nostri ragazzi che hanno scoperto che il loro “saper fare” è utile al mondo e per gli amici che scoprono ogni giorno che una relazione di amicizia profonda può esistere e non solo fra coetanei, ma anche con i ragazzi speciali e con i loro genitori o amici più grandi.

Ci definiamo movimento, e questo ci caratterizza, perché non “stiamo mai fermi”, siamo in continua evoluzione, in continuo cambiamento, crescita. Crescere non è sempre facile: nuovi amici, famiglie che arrivano e che invecchiano, chi “passa” e non si ferma… abbiamo il compito, affidatoci da Dio stesso, di portare il nostro messaggio di a speranza a quelli che ancora non lo conoscono.

Lo facciamo ogni giorno, forse senza neanche rendercene conto: siamo testimoni di ciò che viviamo, della gioia che ci portiamo dentro, in famiglia, al lavoro, con gli amici, ogni volta che andiamo incontro al “povero”, come ama chiamarli Jean Vanier, cioè tutti coloro che la società rifiuta, emargina.

L’essere “movimento” richiede pazienza e volontà: siamo sempre chiamati al cambiamento e bisogna avere il coraggio di “lasciare”, il coraggio di incontrare, essere sempre aperti a tutte le novità che Lui ci pone sul nostro cammino.

L’essere movimento, essere una grande famiglia è anche la gioia di condividere questo cammino con tante, tantissime famiglie, ragazzi, amici con i quali viviamo lo stesso spirito.

L’incontrare un’altra comunità, di qualsiasi paese sia, dà la sensazione di conoscersi da sempre, di riprendere un discorso, un’emozione appena lasciata. Questa è anche la bellezza di essere Fede e Luce: 1680 comunità nel mondo, una sola comunità.

Siamo custodi di questo tesoro che ogni giorno, in questi primi 40 anni, si è arricchito sempre più. Il nostro compito, la nostra chiamata non è di “conservarlo”, “nasconderlo” in un’isola felice, ma di “spenderlo” per far si che si arricchisca, ogni giorno, sempre più.

Carlo Gazzano, Coordinatore Provincia Mari e Vulcani, 2015

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.129

Fede e Luce: essere movimento ultima modifica: 2015-03-19T09:21:08+00:00 da Stefano Di Franco

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