La dottoressa M.O. Réthoré svolge la sua attività di medico in un grande ospedale pediatrico di Parigi; da anni dedita alla ricerca genetica, ha una grande esperienza sia di bambini Down sia di bambini con altri problemi.
In questa intervista ci offre alcuni suoi consigli sulle difficoltà notturne.

Quali sono i maggiori problemi nel sonno dei bambini Down?
I neonati Down dormono più degli altri neonati, sonnecchiano praticamente tutta la giornata e non danno segno di volersi nutrire. Non c’è nulla di più esasperante per una mamma già triste, vedere che il bimbo rifiuta di succhiare. Oltre a ciò, non svegliano i genitori di notte durante le prime settimane. 1 fratelli e le sorelle che nasceranno in seguito, non saranno così «facili…».

Si può dire allora che i bambini Down hanno il sonno facile?
Diciamo che questi bambini non presentano grosse difficoltà per quanto riguarda il sonno, tranne quando sono raffreddati: molto spesso infatti hanno delle rino-faringiti e quindi respirazioni difficili e rumorose. In ogni caso hanno una respirazione notturna molto rumorosa dovuta all’aplasia del naso: respirano con il retro-gola. È come un modo di russare, cosa che disturba il sonno dei genitori e li mette in ansia. Si può migliorare la situazione mettendo della soluzione fisiologica nelle narici, ponendo la testa del bimbo in basso per evitare che il bambino deglutisca il muco. Con la sparizione delle adenoidi, questo disturbo sparisce.

A parte questa respirazione un po’ rumorosa , vede altre difficoltà notturne?
Una cattiva abitudine, è il bambino che «succhia a vuoto» (di fatto la propria lingua) fino intorno ai dieci anni. Inoltre, quasi tutti bambini con la trisomia 21, hanno un sonno agitato. Dormono ma si dondolano nel letto, escono dalle coperte e agitandosi cosi fanno un certo rumore. Qualche volta si muovono a tal punto — urtano contro le pareti intorno al letto — che i vicini se ne lamentano. Basterà allora vestirli con le tutine dal tessuto adatto alla stagione e, per evitare il rumore del dondolio e rispettare il sonno degli altri, circondare il letto con tessuti morbidi o con cuscini.

Che consigli dà perché questi bambini prendano sonno e dormano tranquilli?
La presenza di un giocattolo scelto dal bambino e non imposto dai genitori può essere un’ottima cosa. L’orso, l’elefante fa di solito più piacere ai genitori che al bambino. È meglio lasciargli scegliere da solo l’oggetto con il quale si sentirà sicuro durante la notte.
Una luce notturna o un oggetto fluorescente può andar bene ma anche qui a condizione che sia il bambino a sistemarlo in modo che lo possa vedere. Se lo si mette arbitrariamente, il bimbo non ne terrà conto. Bisogna che sia lui a organizzarsi la notte.

È favorevole ai medicinali per far dormire?
No, perché in generale i medicinali hanno un effetto inverso; il buon sciroppo che si dà agli altri bambini, eccita il bambino Down. E chiaro che quando papà e mamma ricevono degli amici, il bambino farà più scene del solito, come tutti i bambini del mondo. Allora, o si tenta la sorte, con il rischio di dover rimproverare il bambino ogni momento e di rovinare così la serata, oppure, come fanno molti genitori, si affida il bambino a qualcuno della famiglia o ad amici vicini. 1 genitori non devono avere sensi di colpa nell’affidare ogni tanto il bambino a terze persone; la vita deve continuare nel rispetto di tutti. Quando il bambino ritorna a casa, gli si fa festa, si mangia un po’ del dolce della sera con lui, e soprattutto gli si manifesta tanta tenerezza.

Per favorire un sonno tranquillo aiuta: preparare il corpo, preparare il cuore, preparare lo spirito

Quando il bambino si sveglia di notte o molto presto al mattino, il suo primo gesto è andare a rifugiarsi nel letto dei genitori: che cosa fare?
È il momento in cui non bisogna lasciarsi tentare… 1 genitori, soprattutto il papà, devono intervenire. Quando il bambino arriva nel letto dei genitori alle tre del mattino, non è il momento di fargli le coccole! Bisogna che il papà abbia il coraggio di alzarsi, di prendere in braccio il suo piccolo tesoro e di riportarlo nel suo letto senza coccole — ma nemmeno bruscamente — dicendogli: «Ascolta, ora è notte, papà e mamma dormono». Naturalmente il bambino urlerà. Si chiude la porta — senza sbatterla per non mostrare il cattivo umore — e si dice: «La porta è chiusa, tu ora dormi, a domani!»
Se il bambino si alza dal letto e si occupa con i giochi nella sua camera, ebbene, dopotutto, fa la sua vita! Dal momento che non va nel letto dei genitori e che non fa chiasso, non c’è niente da dire. Se poi lo trovate addormentato vicino al suo letto per terra, non fatene un dramma. Più si fanno storie, più si cristallizza l’attenzione del bambino su quel comportamento e più lui ne farà… È un po’ come l’anoressia nel bambino.
Bisognerà far sì che la camera abbia imposte o tende spesse, dal momento che si tende a metterli a letto molto presto, è normale che si sveglino di buon’ora, e appena c’è un po’ di luce: fanno come gli uccellini…
Ora, in modo più generale, come comportarsi quando il bambino fa un brutto sogno, ha un incubo notturno?
Tutti i bambini hanno paure e incubi notturni, soprattutto sul finire della prima infanzia. Pur dormendo, il bambino si mette a urlare, si agita, è in panico. Bisogna svegliarlo dolcemente ma completamente, metterlo in piedi, parlargli con dolcezza e farlo parlare. Molto presto si riaddormenterà senza ricadere (teoricamente!) nello stesso incubo.

Che cosa fare per calmare le angosce prima di dormire?
Dopo l’età dei terrori notturni, può iniziare, ma non fatalmente, quella delle angosce dell’inizio della notte. In tutte le civiltà e in molti cuori, c’è un’associazione fra la notte e la morte. Ci sono bambini e adolescenti che si vietano di dormire, che hanno paura di addormentarsi. La preparazione del corpo, del cuore, dell’anima può aiutare a vincere queste angosce.
La preparazione del corpo: ci si prepara prima di andare a letto, si fa toilette, si mette il pigiama…

Molto spesso, soprattutto con i bambini piccoli, lo spazio di tempo fra il bagno, il pigiama, la cena e il coricarsi può essere troppo lungo. Bisogna prendere l’abitudine di fare la cura del corpo proprio prima di coricarsi perché ci sia una vera rottura tra la giornata e 1 inizio della notte – ben inteso con l’accordo del bambino.
Come trovare l’ora buona per metterlo a letto?
Ognuno ha il suo orologio che varia con l’età. Può essere comodo mettere a letto molto presto un bambino agitato. È così rilassante veder dormire il piccolo disturbatore che si ama certo, ma che è così stancante in certi giorni! Ma non è sempre un buon calcolo perché il bambino, invece di dormire, può auto-eccitarsi nel letto e non addormentarsi prima di un’ora avanzata. Sarà bene forse lasciarlo un po’ di tempo solo nella sua camera, o con qualcuno che gli mostra il suo affetto, un po’ di silenzio, e poi a letto dolcemente… quando i suoi occhi si chiudono, e restare un po’ vicino a lui accarezzandolo o parlandogli dolcemente.
Un adolescente, un giovane adulto può andare a letto più tardi dei genitori, è nelFordine delle cose. Bisogna aiutarlo a organizzare la serata, a decidere con lui Fora di coricarsi e di svegliarsi e aiutarlo a osservarla.
Se è angosciato, bisogna parlare con lui di questa paura, fargli preparare da solo il letto, lasciandogli la scelta degli oggetti che lo possono rassicurare.
Spesso il bambino divide la stanza con un fratello o una sorella. Se la cosa è materialmente possibile, sarà bene fargli un suo piccolo spazio. Bisognerà però fare gli spostamenti con lui. Se ha bisogno di un nuovo letto, andare a comprarlo con lui… Se gli si imponesse la nuova sistemazione, avrebbe una sola idea, scappare.

Poco fa lei parlava di una preparazione del cuore?
In molte famiglie si aspetta che il papà sia tornato per far coricare i bambini. Il papà arriva, si fa festa, cosa normale e poi, di colpo si dice: «Ora basta, i bambini a letto!» In pochi minuti si passa dal gran chiasso con papà e gli altri, al letto da solo… Il bambino non può capire perché lo si lascia «cadere» così; allora si mette ad urlare; si va da lui 50 volte, si finisce con lo sculaccione, è quasi la nonna.
E meglio far festa al mattino, al risveglio, basta organizzarsi.
Prima di mettere a letto i bambini, è Fora delle coccole, delle storie, della musica sulle ginocchia o accanto a chi si ama…

E la preparazione dell’anima?
Resta un mistero e il segreto di ognuno…
Nei monasteri uno dei momenti forti è la recita della Compieta. Mi sembra che si potrebbe trovare la forza in famiglia, dopo le coccole, di riunirsi tutti intorno al letto per recitare una preghiera, far silenzio, dire grazie e darsi la buonanotte…

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.43, 1993

Sommario

Editoriale

Si fa sera di Mariangela Bertolini

Se la notte è agitata

Prima di andare a letto intervista a M.Réthoré
Se dorme male di D. Laplane
Di notte bagna... di P. Lemoine
Io grido verso te

Altri Articoli

Imparando a vivere bene con Jimmy di M.S. Tomaro
Viviamo da soli intervista a Romolo e Remo
Quando i genitori si rimboccano le maniche di Antonio e Milena
Ce l'abbiamo fatta di Milena

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamo un'altra volta

Libri

Cammino di preghiera, M. Quoist
Esploderà la vita, AA.VV.
La cinquataseiesima colonna, M.Gillini e M.Tonni
La forza del debole, E. Robertson

Prima di andare a letto ultima modifica: 1993-09-09T10:04:44+00:00 da Redazione

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