Per qualcuno può essere un fatto improvviso dopo una grave malattia. Ma se il bambino, entro gli uno o due anni di vita, dopo aver ciangottato» e perfino pronunciato qualche parola, sembra non progredire più e anzi smette anche i ciangotta, allora bisogna preoccuparsi. Il carattere può diventare più difficile e il bambino può mostrarsi violento e molto instabile.
È più delicato riconoscere la sordità di un lattante. Ne sono segni, la sua mancanza di interesse a quel che accade intorno a lui, in particolare la mancanza di reazione alle voci familiari, specialmente della madre, e ai rumori abituali, di cucina, di biberon…
L’assenza di reazione può segnalare una sordità profonda; la reazione ai soli suoni forti, una semi-sordità. Il bambino può anche avere difficoltà ad acquistare una pronuncia corretta delle parole, ma ciò è più difficile da scoprire. Il deficit auditivo del bambino, che sente poco, rischia di apparire solo al momento della scolarizzazione; prima che vada a scuola, si pensa che sia sognatore o pigro…

Che fare nel dubbio di sordità infantile

Se si ha un dubbio, un otorinolaringoiatra confermerà o escluderà i sospetti di sordità che i genitori hanno per il comportamento del bambino. Se la sordità è confermata, conviene consultare al più presto uno specialista in audiologia (il solo in grado di fare una diagnosi precisa sull’ampiezza e la causa della sordità).
L’ideale sarebbe poter portare il bambino a un’apposita clinica universitaria, dove un’équipe di specialisti può fare una diagnosi completa. Si dovranno poi individuare le soluzioni educative migliori, nonché gli istituti appropriati senza perdere tempo prezioso.

Disattenzione uditiva

Appena si riscontra nel bambino una disattenzione uditiva, si deve consultare uno specialista. La verifica deve avvenire il più presto possibile.

Come riconoscere la sordità infantile ultima modifica: 1989-06-21T11:54:23+00:00 da Redazione

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