Ma Xiang scopre i rumori e i ritmi della città, il consumismo, la fatica di un lavoro privo di alcuna soddisfazione, le umiliazioni, la dipendenza dalla generosità altrui, il tutto senza riuscire a costruire una sua personale crescita umana. A volte sembra più grande della sua età, ma basta osservarlo nelle scene con gli zii per capire che è ancora un ragazzino impaurito. Nel suo sguardo e nelle sue parole, è evidente il vuoto causato dall’assenza dei genitori.
Non è quello verso la ricchezza o l’indipendenza il percorso illustrato in Noodle Kid (2019) dal regista Huo Ning: è, invece, il tentativo di trovare una propria serenità, resa impossibile dalla solitudine. Saranno il rapporto da riprendere con il padre e quello da ricostruire con la madre a permettere al ragazzo di sognare un futuro migliore anche in una città alienante che sembra averlo inghiottito.
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