Il mistero del Regno di Dio è alla portata dei bambini? È giusto introdurli fin dai tre anni circa, a temi che riguardano la salvezza in un’ottica cristiana? O, se non cristiani, riconoscere ai bambini una dimensione spirituale che prenda in considerazione le grandi inevitabili domande sull’esistenza?

Il saggio di Anna Aluffi Pentini ci guida, in un’ottica di valutazione psicopedagogica semplice ed approfondita, a conoscere ed analizzare la proposta di catechesi del Buon Pastore che risponde in modo peculiare a queste domande, nel rispetto della piena dignità del bambino. Il metodo, basato su un approccio prevalentemente montessoriano, è stato ideato da Sofia Cavalletti, biblista romana vissuta tra il 1917 e il 2011, con l’amica Gianna Gobbi, maestra e pedagogista montessoriana.

Relativamente poco conosciuto e diffuso, ha alcune caratteristiche e attenzioni che invece sarebbe importante tener presente nell’accompagnamento del bambino – anche in presenza di disabilità- nel momento dello sviluppo nel quale fondamentale è l’esigenza di riconoscimento e protezione. Prendersi cura di questi bisogni significa finalmente riconoscere al bambino, già tanto “vezzeggiato in quanto consumatore”, una dimensione spirituale e trascendente di cui è pienamente capace e il cui sviluppo può solo fortificare.

Acquista questo libro in uno dei siti del circuito Helpfreely.

Se sei iscritto, una percentuale del tuo acquisto verrà donata a Fede e Luce. (Scopri di più)

Ecco dove puoi trovarlo:

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.142, 2018

Copertina OL 142, 2018

Sofia Cavalletti, strumento tra i bambini e Dio ultima modifica: 2018-06-30T07:00:46+00:00 da Cristina Tersigni

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.