La settimana dal 31 luglio al 6 agosto si è tenuto ad Alicante, Spagna, il 1°Meeting internazionale giovanile di Fede e Luce. Per l’Italia eravamo in 12. Io ero molto emozionata, già da quando mi era stato proposto, chiedendomi anche il perché proprio io?
Arrivato il giorno della partenza, io, mia mamma, che mi ha accompagnata, Daniela, Martina, Sara e Federica, ci siamo trovate all’aeroporto, abbiamo immediatamente “legato”,ci siamo guardate e ci siamo dette “Ok… iniziamo questa avventura e speriamo bene”. Arrivate ad Alicante, io ho avuto prima un po’ di problemi con il trasporto, poi con la camera, per fortuna subito risolti. Questo mi aveva messo un po’ in ansia, sarei voluta tornare a casa velocemente, allora mia mamma mi dice di stare tranquilla, dormirci sopra, che vedevo tutto nero a causa della stanchezza e che l’indomani avrei visto tutto sotto una luce diversa. Infatti, aveva ragione. Al mattino, sembrava che i problemi della sera prima non ci fossero mai stati. Il lunedì sono arrivati gli altri ragazzi sia dall’Italia che dal resto del mondo. Ora eravamo al completo, c’erano tutti, circa 160, ragazzi disabili, alcuni accompagnati da un genitore, come me, ma moltissimi erano AMICI, che immediatamente, come è nello stile di Fede e Luce, aiutavano chi era in difficoltà senza bisogno di chiedere. Non c’erano differenze tra noi, né colore di pelle, di lingua, di Paese e neanche di religione: c’erano anche amici di religione musulmana. Mi sono trovata catapultata in un bellissimo mondo a colori, perché pieno di gioia, di entusiasmo: sprizzavamo felicità da tutti i pori anche se non avevamo ancora iniziato il vero cammino, ma eravamo lì tutti insieme.
Ogni giorno avevamo mille impegni: al mattino, dopo colazione, un momento di preghiera in cappella, dopo un seminario in auditorium, poi mare/riposo, pranzo, pausa, momento musicale internazionale, seminario, pausa/sport, momento di preghiera, cena, festa, e la giornata terminava con un momento libero di conoscenza tra noi, accompagnato da degustazione di prodotti tipici e bibite. È stato tutto molto coinvolgente, la stanchezza non la sentivo perché ansiosa di ascoltare tutte le bellissime testimonianze che ci proponevano e mi dicevo ma io nella mia condizione fisica, cosa posso fare? Sono io ad aver bisogno di aiuto, come posso aiutare gli altri? Ma continuando ad ascoltare, pensavo: certo, che posso, facendo vedere ad altri come Fede e Luce fa stare bene, noi tutti, indistintamente. Ed ho avuto, per l’ennesima volta, la conferma che Fede e Luce è una chiamata alla quale non si può rispondere di no.
Il giorno prima della partenza eravamo tutti molti tristi, la sera prima avevamo festeggiato, ma non era servito a rallegrarci, in realtà avevamo cominciato da metà settimana ad essere tristi. Il meeting è stato molto utile perché ci ha dato la possibilità di confrontarci e fare anche delle proposte nuove, parlare dei problemi delle varie comunità. A me è servito per approfondire quello che già sapevo di Fede e Luce.
di Arianna Giuliano, 2017