Sembrerebbe un film, per quanto è incredibile, ma non è così. Nujeen è una ragazza curda di sedici anni in sedia a rotelle. Viveva ad Aleppo, in Siria, ma la guerra civile ha reso il Paese invivibile tanto da costringere lei e le sorelle a migrare in Germania. Grecia, Macedonia, Ungheria, Croazia, Slovenia, e Austria sono i Paesi che Nujeen, sempre sulla sedia a rotelle spinta dalla sorella, ha attraversato per arrivare in terra tedesca.

Con l’aiuto di Christiana Lamb, Nujeen ripercorre gli anni precedenti alla crisi siriana, facendo chiarezza sulle motivazioni che hanno trasformato il Paese in un campo di battaglia. Nella seconda parte invece, descrive l’odissea da migrante tra confini chiusi e traversate della morte in gommone nel mediterraneo. Il racconto è intenso e talvolta difficile, soprattutto moltiplicando l’esperienza di Nujeen per le milioni di persone in fuga come lei, ma mai troppo vittimista, anzi, sempre con una speranza fortemente radicata.

Una lettura necessaria, sia per vivere un viaggio straordinario che per provare a capire le responsabilità di chi ha provocato tanta sofferenza.

Matteo Cinti, 2017

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.138

Lo straordinario viaggio di Nujeen – Recensione ultima modifica: 2017-06-28T09:04:23+00:00 da Matteo Cinti

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