Dopo qualche tempo dalla nascita della comunità Maria Immacolata di Pantigliate, dicembre 2007, ci siamo chiesti come rispondere al bisogno di alcuni disabili di occupare un po’ del loro tempo libero visto che non avevano alcuna attività durante la giornata
Abbiamo pensato ad uno spazio di intrattenimento, di socializzazione, anche se per poche ore la settimana, ed è scaturita l’idea di allestire un piccolo laboratorio creativo, Noi, genitori ed amici, ci siamo attivati per avere informazioni su realtà esistenti nel nostro territorio e ci siamo fatti aiutare da alcuni operatori per avere qualche input su cosa fare con i nostri ragazzi.

Piano piano la realtà ha preso corpo. Inizialmente abbiamo utilizzato lo spazio messoci a disposizione dal parroco, due volte la settimana per un paio d’ore, e ci siamo subito resi conto di quanto questa iniziativa fosse molto gratificante per le persone disabili, in modo particolare per Giovanni e Lorenzo. Dopo poco ci è stata segnalata Valentina, una giovane affetta da sclerosi e abbiamo invitato anche lei a partecipare al laboratorio. Per un paio d’anni siamo stati operativi in parrocchia ma poi ci siamo spostati in uno spazio comunale, in comodato d’uso, che a tutt’oggi stiamo utilizzando.

Cosa dire di questo laboratorio? Che è una bella occasione per socializzare, per stare insieme in amicizia e serenità. Anche noi volontari stiamo bene, sia fra di noi che mettendoci a disposizione dei ragazzi: li vediamo sorridenti e questo ci basta!!! Facciamo due o tre volte l’anno dei mercatini per proporre i nostri prodotti come cestini in midollino, sacchetti profumati, cornici realizzate con materiali di recupero, decorazioni su legno e altro che man mano la fantasia ci suggerisce.

Ecco cosa dicono alcuni di noi:

Marisa: per me venire qui in laboratorio è una bella esperienza, trascorro due ore serene, vengo proprio volentieri.
Ugo: venendo qui so di dare sollievo almeno ad una famiglia e questo per me è importante. Anche se a volte la voglia di fare laboratorio è poca, mi ritrovo contento perché ho fatto qualcosa di cui mi sento orgoglioso. Seguire i nostri ragazzi è dare loro dignità, uscire da una logica meramente produttiva: questo è il messaggio che noi dell’associazione “con il tuo passo”, della quale il laboratorio è parte, vogliamo diffondere.
Nini: in laboratorio sto bene, stare con i ragazzi mi rasserena, mi sento utile
Teresa: per me è mettermi al servizio, è dare sollievo alle famiglie e dignità ai ragazzi.
Sante: essere in laboratorio è entrare in contatto con il modo essere dei ragazzi, autentico e libero. È anche valorizzare le loro competenze: gioire della loro gioia, respirare la serenità che ti regalano, laboratorio come festa della vita.
Carla: per me non è sempre facile venire in laboratorio ma ogni volta vivo serenità e mi fa bene respirare la semplicità e l’immediatezza dei ragazzi. Loro sono autentici, non devono sembrare diversi. Questo per me è un insegnamento.
Giovanni: sono contento di venire qui, sto bene. Mi piace fare tutto, intrecciare il midollino, colorare, tutto quello che mi dite di fare.
Lorenzo: sono contento, sto bene con voi, in particolare con Ugo.

Carla Gaviraghi, 2016

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.134

Un laboratorio creativo a Pantigliate ultima modifica: 2016-06-16T09:50:14+00:00 da Carla Gaviraghi

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