Anno olimpico questo e dopo tanti anni sono tornata a fare un campo di Fede e Luce; cosa c’entra con il libro? Il “sogno olimpico” era il tema del nostro campo! Abbiamo incontrato le storie di alcuni personaggi sportivi esemplari: nei loro sogni si sono specchiati i nostri. Tra i vari sportivi abbiamo conosciuto Bebe e mi è venuta voglia di leggere il racconto della sua vita fin qui.

Il libro in questione parla proprio di sogni: una splendida giovane donna diciannovenne, fiorettista, segnata nel corpo in modo davvero importante, ha partecipato alle Paralimpiadi vincendo l’oro nella sua specialità, realizzando il suo sogno. Vi arriva dopo vicende che certo potevano far immaginare il peggio. Eppure la fiducia non è mai venuta meno; lei e la sua famiglia hanno continuato a combattere riuscendo a dare il meglio di sé, senza rimpianti per quel che era perduto.

Le sue vicende devono essere lette o sentite raccontare da lei: si ha l’impressione, come dice nell’introduzione del libro Jovanotti, che avere a che fare con lei, qualsiasi cosa si faccia, possa rendere persone migliori. Guadagna, sempre da lui, l’appellativo di “ragazza magica” e questa volta la magia è vera: ci sono eccome quelle cicatrici e quegli arti mancanti ma c’è così tanta vita che si va incredibilmente e felicemente oltre!

Cristina Tersigni, 2016

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.135

Mi hanno regalato un sogno ultima modifica: 2016-09-16T09:00:14+00:00 da Cristina Tersigni

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.