Domenica 12 giugno 2010, tante persone hanno festeggiato il compleanno del “Carro”.

Vent’anni fa grazie a Matteo, Ivana e lo Spirito Santo, è nato un miracolo.

È stata una bellissima giornatà. Siamo stati intrattenuti dal “Coro del lunedì” e dalla recita “Il semaforo” preparata e interpretata da tutti gli abitanti del “Carro”.

C’erano giochi per bambini (tanti bambini!), la Santa Messa e un rinfresco.

All’inizio della Santa Messa il parroco di San Romualdo ha detto: “Dietro un grande uomo c’è una grande donna”. Io direi non dietro, ma accanto.

La suora insegnante delle figlie di Matteo e Ivana ha parlato di una vocazione nella vocazione, dando l’idea di due vocazioni, ma effettivamente si tratta di quattro vocazioni, due per ciascun coniuge.
Per la maggior parte di noi una vocazione è più che sufficiente. Tanta gente fallisce con una sola. Quanti matrimoni vanno a finire male? Qualche volta sacerdoti e suore non riescono ad essere fedeli ai loro voti. Tutte le vocazioni sono difficili.

Io mi sono chiesta, tante volte, se Matteo non avesse avuto la fortuna di incontrare Ivana e sposarla, sarebbe riuscito lo stesso a fare tutto quello che ha fatto? Forse si, ma con più difficoltà.

Quindi, tante grazie. Grazie allo Spirito Santo per il miracolo del “Carro”. Grazie a Matteo e, soprattutto, grazie a una grande donna.

Olga Gammarelli, 2010

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.111

Due vocazioni ultima modifica: 2010-09-30T16:22:59+00:00 da Olga Gammarelli

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