Dove lo prendo tanto amore?

Descrivere la sofferenza di una madre di un ragazzo diverso è doloroso!
Quando il ragazzo è diverso e difficile, di quelli che non si sa cone prendere, è addirittura impossibile!
Una vita di continua lotta, lotta per l’esistenza, lotta fra il bene e il male che spesso sembra avere il sopravvento…

“Signore, perché mi hai abbandonato?” La frase che nei momenti più disperati mi riaffiora alle labbra. Una sensazione di vuoto dentro di me. Ogni tanto una voce amica: “Coraggio, non sei sola!”.

Ho accompagnato mio figlio al pulmino della scuola, mi sento tanto stanca; ripeto dentro di me: “Ha bisogno di tanto amore.”

Dove lo prendo tanto amore?
Entro nella chiesetta vicino casa mia, che cerco lì? Il rimedio alla mia sofferenza? Si, Cerco un piccolo Crocifisso unica ancora di salvezza nel duro cammino, porto di pace fra la tempesta. La Croce del Cristo, maestra della sofferenza, guida preziosa spirituale che rinvigorisce l’anima; se pur difficile a portarsi.

Signore non mi abbandonare! Ti chiedo solo la forza di non disperarmi, conservami la gioia di vivere. Ridona a me e a chi amo la pace del cuore.

Esco dalla chiesetta, proseguo nel mio duro cammino: sia fatta la Tua volontà…

Angela Cusimano, 1976

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.9, 1976

Dove lo prendo tanto amore? ultima modifica: 1976-05-20T19:40:34+00:00 da Angela Cusimano

Ogni mese inviamo una newsletter

Ci trovi storie, spunti e riflessioni per provare a cambiare il modo di vedere e vivere la disabilità.

Se prima vuoi farti un'idea qui trovi l'archivio di quelle passate.

Ti sei iscritto. Grazie e a presto... anzi alla prossima newsletter ;) Se ti va, quando la ricevi, facci sapere che ne pensi. Ci farebbe molto piacere.