Sono fiera di me stessa. Sto facendo lo stage alla reception dell’American Palace Hotel all’Eur. Sono molto molto contenta. Mi piace da morire. Non vorrei più tornare a scuola. Un mese è poco, voglio continuare a lavorare nell’albergo. Quest’anno lavoro tantissimo, molto di più dell’altra volta. Non mi fermo un minuto e ci sto pure più tempo. Lavorare mi piace ed è molto divertente. Ho messo a posto le fatture, ho messo a posto le chiavi magnetiche nei cartoncini, accompagno le persone e poi faccio tante altre cose. I miei colleghi sono molto simpatici. Siamo diventati amici. Io non vedo l’ora la mattina di andare a lavorare. E mi spiace quando finisco, anche se penso che domani ci torno e allora mi va bene. Ho sempre addosso la divisa e sono elegante, con la giacca, i pantaloni, la camicia e l foulard. Mi metto gli stivaletti perché sto tanto in piedi e voglio essere comoda. Mi lego anche i capelli, non mi piace farlo ma è una regola e io lo faccio. A metà mattina i miei colleghi mi offrono sempre una merenda. Ma io dico che «quando lavoro non mangio». Voglio restare molto concentrata.
Ho visto che al bar ci sono tante cose buone, come la crostata. E poi sono anche andata a visitare la cucina del ristorante e ho conosciuto gli chef che sono molto simpatici. Io starei sempre all’American Palace Hotel e non tornerei più in classe. Anche se i miei compagni mi mancano e pure i professori mi mancano. Però lavorare è meglio che andare a scuola. L’albergo è pienissimo. Non ci sono quasi mai stanze libere. A me piace tantissimo vedere tutta quella gente che entra e esce. Conosco sempre persone nuove e questo è bellissimo per me. Ho la targhetta sulla giacca con il mio nome “Benedetta M.”. Così tutti sanno come mi chiamo e mi chiamano subito Benedetta. Che bello! Io lo so che quando lavoro devo essere concentrata e non devo perdere tempo. Faccio molto volentieri tutto quello che mi dicono anche perché prima mi insegnano come fare. Io guardo e poi lo faccio pure io. Sono veramente fiera di me stessa.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 160, 2022
SOMMARIO
Editoriale
Declinazioni di speranza di Cristina Tersigni
Focus: Per pedalare tutti
Otto giorni per vent’anni di Cristina Tersigni
Tandem in Trentino di Andrea Posa
Invertire gli addendi di Cristina Tersigni
Bari scintillante di Cristina Tersigni
«Ce l’abbiamo fatta!» di Giampaolo Mattei
Intervista
Alberta e la Rivoluzione di Giulia Galeotti
Testimonianza
Alla ricerca dell’altro da me di Giulia Cirillo
Dall'archivio
Avete mai provato... di Mariangela Bertolini
Associazioni
Il piacere del contatto di Enrica Riera
Spettacoli
Il mondo come lo vediamo noi di Matteo Cinti
Fede e Luce
Campi di giochi
Dialogo aperto
Libri
A sua immagine? a cura di Alberto Fontana e Giovanni Merlo
La più bella nuotata della mia vita di Anne Becker
Abbassa il cielo e scendi di Giorgio Boatti
Il grande cavallo blu di Irène Cohen-Janca e Maurizio A.C. Quarello
Diari
Fiera di me stessa di Benedetta Mattei
E.T. alla Bicoca di Giovanni Grossi
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